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Saldi: Dona (Unc), attenzione ai cambi, negozianti non sono obbligati

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Milano, 5 gen. (AdnKronos) - Scatta la corsa ai saldi. Da questa mattina, in tutta Italia, le vetrine dei negozi brillano di offerte che permettono di acquistare capi della collezione invernale scontati dal 20 al 50 per cento. Un'occasione imperdibile per le amanti dello shopping, ma anche un'opportunità, per gli operatori, di dare nuovo slancio a un settore tra i più penalizzati dalla crisi economica. Anche se non mancano insidie e sorprese. E' il caso di chi, magari, è convinto di poter ottenere la sostituzione di un capo se ci si pente di averlo acquistato. Innanzitutto va chiarito che esistono delle differenze a seconda che gli acquisti vengano fatti in un negozio fisico oppure online. Perché a meno che non si tratti di un prodotto difettoso, il cambio di un articolo acquistato in negozio non è affatto un obbligo di legge, ma una 'cortesia' che i commercianti fanno ai propri clienti. Si può, cioè, trovare chi, come Ovs, dà la possibilità di restituire l'articolo senza dover specificare il perché e ricevere in cambio un buono valido 12 mesi da spendere nei negozi della rete in tutta Italia. E chi, come la catena di abbigliamento spagnola Stradivarius, accetta i capi indietro solo se contestualmente se ne prende un altro. Il tutto deve avvenire entro 30 giorni. E se non si trova nulla di proprio gradimento, amen.

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