La terrificante profezia del guru Soros: "Nel 2016 una crisi come quella del 2008"
Il guru della finanza George Soros non va per il sottile: i mercati mondiali stanno affrontando una crisi finanziaria che ricorda quella del 2008. Il magnate ungherese, come riporta Bloomberg, lancia l'allarme nei confronti degli investitori, che devono restare "cauti" nel fare operazioni sui mercati azionari. E secondo Soros è la situazione cinese a destare maggiori preoccupazioni: la Cina, infatti, sta lottando per trovare un nuovo modello di crescita e la svalutazione della sua moneta non è altro che il trasferimento problemi al resto del mondo. Un ritorno a tassi di interesse positivi è una sfida per tutto il mondo in via di sviluppo, ha detto Soros, aggiungendo che il contesto attuale ha delle somiglianze con quello del 2008. Infatti spiega, senza giri di parole: "Pechino ha un grave problema di aggiustamento, direi che equivale a una crisi. Quando guardo ai mercati finanziari vedo una sfida seria che mi ricorda la crisi che abbiamo avuto nel 2008". Una profezia spaventosa, se si considera che Soros, già nel settembre 2011, avvertì che la crisi del debito europeo, e in particolare di quello greco, sarebbe stata più grave del 2008, così come in effetti si è poi rivelato. Il guru, inoltre, sottolinea come tutti gli indicatori di volatilità siano in subbuglio. Per esempio, l'indice Chicago Board Options Exchange Volatility è salito del 13 per cento. La nuova svalutazione adottata nelle ultime ore dalla Banca Centrale di Pechino ha di nuovo scatenato il panico sui mercati dopo le chiusure in perdita di ieri, mercoledì 6 gennaio. E oggi è scattato il blocco automatico delle contrattazioni sia a Shangai sia a Shenzen, proprio come lunedì scorso. Soros, forse, andrebbe ascoltato.