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Draghi, la mazzata che fa saltare l'Italia. Mister Bce ci condanna: cosa ci accadrà

Giovanni Ruggiero
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L'entusiasmo per la storica riduzione dei tassi da parte della Bce, con Mario Draghi portato sugli scudi da mezzo governo Renzi, adesso si sta trasformando in pacato risentimento visto quanto è stato scritto nell'ultimo bollettino economico sfornato a Francoforte. Gli economisti della Banca centrale europea hanno messo nero su bianco un messaggio forte e chiaro rivolto a Paesi nelle stesse condizioni dell'Italia, cioè quelli con "alti livelli di indebitamento" che restano "particolarmente vulnerabili a un rialzo dell'instabilità nei mercati finanziari" e "la loro capacità di adattamento a possibili choc avversi è piuttosto limitata". La barca su cui viaggia l'Italia ospita altri sette Paesi europei e naviga in acqua agitate: "sono esposti a rischi elevati per la sostenibilità del bilancio pubblico nel medio periodo" e quindi la Bce sollecita "ulteriori sforzi di risanamento" dei conti". La ripresa - Che la crisi stia passando, qualche segnale comincia a dirlo, per quando la stessa Bce ammetta che "la ripresa economica dell'area euro sta proseguendo, anche se a ritmi inferiori a quelli attesi agli inizi dell'anno sulla scia dell'indebolimento del contesto esterno". I dubbi restano sui tempi di uscita dal tunnel, che secondo Francoforte saranno molto più lenti del previsto, soprattutto per colpa di Paesi come l'Italia: "le prospettive per la crescita continuano nell'insieme a indicare una ripresa graduale e disomogenea". Già quest'anno le stime di Franforte sono passate dall'1,7% all'1,4%. Futuro - Da parte sua, la Bce si aspetta "stabilità dei prezzi" con i tassi di interesse di riferimento che rimarranno "su livelli pari o inferiori a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo, ben oltre l'orizzonte degli acquisti netti di attività".

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