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Pil: segnali positivi nel Nord Est grazie a export e al manifatturiero (2)

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(AdnKronos) - (Adnkronos) - L'aspetto più vivace dell'economia del Nord Est è dato dalle esportazioni. I dati parlano di una crescita del 5,8% rispetto all'anno precedente, un risultato superiore a quello nazionale (+4,2%) e legato alla crescita dell'export di apparecchi e macchinari, mezzi di trasporto (comparto chiave per la crescita dell'export a livello nazionale), con un exploit determinato dal comparto delle bevande e degli alimentari. Anche sul fronte del mercato del lavoro, il 2015 ha rappresentato una discontinuità rispetto al passato, favorita dall'introduzione della decontribuzione sui nuovi contratti a tempo indeterminato. Nel Nord Est le assunzioni hanno registrato un incremento del 15% rispetto al 2014, pari a 84.180 unità, raggiungendo quota 643.115 contro un valore di 558.935 del 2014. A contribuire in modo significativo a questo incremento sono state le assunzioni a tempo indeterminato (+78.437, con un saldo percentuale del 70,1% rispetto al 2014). In leggera crescita le assunzioni a termine (+2,6%), in calo le assunzioni in apprendistato (-12,8%). Francesco Peghin, Presidente Fondazione Nord Est, ha sottolineato: "Il Rapporto Nord Est di quest'anno entra in modo propositivo nel vivo delle rivoluzionarie trasformazioni che l'economia e la società globalizzate stanno portando. Ne emerge un quadro incoraggiante e costellato di importanti novità, ma è tuttavia necessario un cambio di prospettiva per affrontare le nuove sfide. Occorre un Nordest che, sfruttando le incredibili eccellenze e gli esempi che anche in questi anni difficili stanno emergendo nei campi dell'impresa, della scienza e del sociale, sappia ripensarsi giocando una partita coesa con il resto di un Paese, che deve a sua volta necessariamente accelerare sulle riforme".

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