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Estate: e' caccia alla vacanza strana fra bare, prigioni e tornado da inseguire (7)

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(Adnkronos) - Chiaro che colui che ospita adesso potra' a sua volta essere un surfer in futuro. Tutto sta nel compilare un proprio profilo sul sito, riempiendo un formulario di dati sensibili e rispondendo a domande su interessi personali. In questo modo chi cerca ospitalita' potra' anche cercare persone con cui meglio andare d'accordo: non e' detto che la propria richiesta venga accettata dal primo utente, e infatti nessuno e' obbligato a ospitare chiunque glielo chieda. L'importante e' che entrambe le parti prendano accordo via web sui tempi di permanenza e sui relativi bisogni. Il sito si basa anche su un sistema di sicurezza simile a quello delle aste on line, ovvero i feedback: il viaggiatore puo' commentare la sua esperienza e parlare di chi lo ha ospitato, in modo che gli altri possano farsi un'idea di cosa li attende. Per le donne, poi, e' prevista un'apposita sezione di consigli e accorgimenti. Il tutto all'insegna della fiducia nel prossimo e di un sentimento, l'ospitalita', che e' comune a moltissime persone in tutto il mondo e che, anzi, in molte culture e' addirittura sacro. Simile a couchsurfing, perche' basato sulla condivisione e la fiducia, e' il carsharing. Si potrebbe definire l'autostop ai tempi del web 2.0. In pratica tramite un sito web si puo' accedere a un nuovo modo di spostarsi che strizza un occhio al portafoglio e l'altro al turismo sostenibile. E' possibile cercare un passaggio o offrire il proprio mezzo di trasporto ma l'obiettivo ultimo e' ottimizzare lo spazio in auto e abbattere i costi necessari per spostarsi in Europa e nel resto del mondo. Al centro dell'iniziativa le nuove tecnologie di condivisione web, utili nel mettere in relazione diretta chi naviga su internet e ha interessi comuni, in questo caso la destinazione di un viaggio, di una vacanza, e perche' no, del posto di lavoro. (segue)

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