Cerca
Cerca
+

Made in Italy: Coldiretti Padova, e ora arriva il 'Grana' made in Japan

  • a
  • a
  • a

Padova, 25 gen. (AdnKronos) - Non bastavano i formaggi “tarocchi” dal Canada e Usa, ora arriveranno anche le imitazioni dall'Estremo Oriente e dall'America Latina. Con gli accordi di libero scambio, afferma Coldiretti Padova, l'Unione Europea legalizza dal Canada a Giappone fino ai paesi sudamericani del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay) l'agropirateria internazionale che fattura oltre 60 miliardi di euro con i tarocchi del prodotti alimentari made in Italy. “Tutto parte dal Ceta, l'accordo di libero scambio fra Ue e Canada- ricorda Giovanni Roncalli, direttore di Coldiretti Padova - già entrato in vigore a livello europeo il 21 settembre 2017, anche se in via provvisori. Il nuovo Parlamento italiano che uscirà dalle elezioni ha la possibilità di non ratificarlo e ci auguriamo che accolga il nostro appello. Il Ceta infatti è un precedente subito recepito nell'accordo definitivo tra l'Ue e Giappone che autorizza per i prossimi anni la produzione e vendita di asiago, fontina e gorgonzola “made in Japan” ma anche di copie locali con i nomi 'grana', 'padano', "romano', 'provolone', 'mortadella' e il preoccupante via libera totale al parmesan". "La situazione è ancora più grave nel negoziato in corso con i paesi del mercato comune dell'America meridionale di cui fanno parte Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay (Mercosur). Sulle 291 denominazioni italiane dop/igp riconosciute dall'unione europea e' stata prevista una lista di appena 57 tipicità da tutelare ma su 30 di queste sono state già presentate opposizioni. E' una nuova minaccia per i nostri formaggi di qualità, a Padova prodotti soprattutto nell'Alta, dove è concentrata gran parte degli allevamenti zootecnici da latte. Così, mentre continuiamo a guardare al passato e rivangare la vecchia storia delle quote latte le nostre aziende subiscono un attacco concreto da parte dei mercati internazionali”, avverte.

Dai blog