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Contraffazione: da Venezia offensiva nazionale Confcommercio contro 'tarocchi' (3)

AdnKronos
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(AdnKronos) - (Adnkronos) - Lo spettacolo. L'isola pedonale è affollata, dopo un giorno di mare e di sole è il momento della passeggiata, del gelato, dello shopping. Una donna stende il suo telo in mezzo alla strada ed espone borse, scarpe, occhiali da sole… poi inizia a raccontare, alla gente che si ferma incuriosita, da dove arrivano quei prodotti dai marchi noti, ma assolutamente falsi. Racconta chi ci guadagna, racconta chi ci perde. Racconta di una guerra in atto, tra l'economia legale e quella illegale, gestita dalle mafie. In programma ci sono due flashmob da 20 minuti l'uno per ogni serata. In ogni appuntamento vi sarà il coinvolgimento di tutte le Amministrazioni Comunali interessate e delle Forze dell'Ordine operanti in questi territori con presidio di un gazebo dedicato all'esposizione di prodotti sequestrati sulle spiagge. “Di fronte a questi numeri preoccupanti e con l'avvicinarsi della stagione estiva – spiega Giannino Gabriel, rappresentante veneziano nella Giunta nazionale di Federazione Moda Italia, nonché presidente regionale e provinciale di Federazione Moda Italia – ci siamo chiesti perché non provare a portare questa forma di comunicazione direttamente nei luoghi, dove l'abusivismo e la contraffazione proliferano sotto la luce del sole, ovvero sulle spiagge della costa veneta. Questo nuovo format di spettacolo si distingue per l'inclusività: infatti con la Di Masi abbiamo scelto di uscire dai teatri, dalle scuole e dai luoghi chiusi per portare il nostro messaggio direttamente nelle strade, nelle piazze, tra la gente, che poi vive sulla propria pelle i rischi alla salute e al portafogli del comprare un prodotto falso, dal momento che sanzionabile è anche il compratore”. “Anche con queste azioni – sottolinea Massimo Zanon, presidente di Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia – vogliamo parlare di rigenerazione urbana, perché un territorio si riqualifica, si rende maggiormente attraente e competitivo non solo con nuovi interventi di abbellimento urbano, di servizi ai cittadini o di comunicazione all'esterno, ma anche con azioni concrete ed esemplificative di sensibilizzazione verso la cultura della legalità e del consumo consapevole dei suoi abitanti e frequentatori, attuate proprio nel cuore dei centri urbani e cittadini”.

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