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Pil fermo, nel terzo trimestre: economia stagnante dopo tre anni di espansione

Cristina Agostini
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Il Pil nel terzo trimestre del 2018, rivela l'Istat, è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente. Il tasso tendenziale di crescita è pari allo 0,8 per cento. Una pessima notizia per il governo che questa mattina 30 ottobre vede anche una crescita dello spread seguita proprio dalla diffusione dei dati: l'indice principale della Borsa di Milano infatti gira in negativo alle 10 e perde lo 0,41% con spread in zona 300 punti dopo i 295 della chiusura. "La dinamica dell'economia italiana è risultata stagnante, segnando una pausa nella tendenza espansiva in atto da oltre tre anni", commenta l'istituto alla stima preliminare del Prodotto interno lordo nel terzo trimestre. "Giunto dopo una fase di progressiva decelerazione della crescita, tale risultato implica un abbassamento del tasso di crescita tendenziale del Pil, che passa allo 0,8%, dall'1,2% del secondo trimestre". Leggi anche: Che cosa ti regala lo Stato se sei del Sud: sorpresina (grillina) nella manovra Nel terzo trimestre cala il valore aggiunto dell'industria rispetto al trimestre precedente, mentre aumenta nei comparto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca e dei servizi. Dal lato della domanda, la stima provvisoria indica un contributo nullo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta. La stima del Pil riflette, spiega l'Istat, "dal lato dell'offerta la perdurante debolezza dell'attività industriale - manifestatasi nel corso dell'anno dopo una fase di intensa espansione, appena controbilanciata dalla debole crescita degli altri settori". 

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