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Bankitalia, l'allarme per lo spread nell'ultimo Rapporto stabilità: "Cosa rischiano banche e assicurazioni"

Gino Coala
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Con l'aumento dello spread sale anche la preoccupazione di Banca d'Italia, come riportato nell'ultimo Rapporto sulla stabilità finanziaria che punta il dito proprio sul differenziale tra i titoli di Stato italiani e tedeschi: "Incrementi elevati e persistenti dei premi per il rischio sui titoli di Stato hanno una serie di conseguenze negative" sull'economia reale. I livelli sempre più alti di spread "ostacolano il calo del rapporto debito/Pil, riducono il valore della ricchezza delle famiglie, frenano e rendono più oneroso il credito al settore privato, peggiorano le condizioni di liquidità e la patrimonializzazione di banche e assicurazioni". Leggi anche: Salvini piega l'Europa: "Spread in calo", e Moscovici apre: "Troveremo un accordo" La legge di bilancio determinerebbe, nelle valutazioni ufficiali, una maggiore crescita rispetto al tendenziale di circa 0,6 punti percentuali nel 2019, ma "il rialzo dei tassi di interesse sul debito pubblico registrato da maggio rischia di vanifica e l'impulso espansivo atteso dalla politica di bilancio". Lo afferma Bankitalia nel suo rapporto sulla stabilità finanziaria, precisando che l'accelerazione prevista del Pil "presuppone moltiplicatori di bilancio piuttosto elevati" quando "effetti o impatto sulla crescita e quindi sul peso del debito dipenderà dalle misure specifiche e dal mantenimento della fiducia degli investitori". L'impennata dello spread può costare "oltre 5 miliardi nel 2019", con i Btp che hanno perso "circa il 9%" del valore dallo scorso maggio. Così la Banca d'Italia nel suo Rapporto sulla stabilità finanziaria. "L'incremento dei tassi all'emissione dei titoli di Stato - spiega via Nazionale - ha determinato negli ultimi sei mesi un'espansione della spesa per interessi di quasi 1,5 miliardi rispetto a quella che si sarebbe avuta con i tassi che i mercati si aspettavano in aprile; costerebbe oltre 5 miliardi nel 2019 e circa 9 nel 2020 se i tassi dovessero restare coerenti con le attuali aspettative dei mercati". Bankitalia evidenzia che "da maggio i rendimenti dei titoli di Stato italiani hanno subito un marcato e persistente rialzo e il valore medio di mercato dei titoli in circolazione si è ridotto di circa il 9 per cento". Leggi anche: Di Maio, la menzogna a Piazza Pulita: "Con Salvini un ottimo rapporto umano" "Nel settore bancario prosegue il miglioramento della qualità del credito e il recupero della redditività, ma anche il processo di rafforzamento dei bilanci delle banche risente negativamente delle tensioni sul mercato del debito sovrano, che hanno determinato un peggioramento degli indicatori di liquidità e di patrimonializzazione". Così la Banca d'Italia nel suo Rapporto sulla stabilità finanziaria. "Il settore assicurativo - prosegue via Nazionale - è particolarmente esposto al rischio sovrano, in ragione degli investimenti necessari a coprire gli impegni presi con la clientela e dell'elevata quota di titoli di Stato in portafoglio. Gli indici di solvibilità delle compagnie sono in media ampiamente al di sopra dei minimi regolamentari, ma hanno registrato una consistente riduzione". "Il settore assicurativo è particolarmente esposto al rischio sovrano, in ragione degli investimenti necessari a coprire gli impegni presi con la clientela e dell'elevata quota di titoli di Stato in portafoglio". Così il Rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d'Italia, sottolienando che "gli indici di solvibilità delle compagnie sono in media ampiamente al di sopra dei minimi regolamentari, ma hanno registrato una consistente riduzione".

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