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Confindustria: Bonometti, 'non accetta ricatti da governo, serve crescita'

AdnKronos
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Milano, 23 gen. (AdnKronos) - "La Confindustria non accetta ricatti". Non usa giri di parole, Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia, in un'intervista al Corriere della Sera, per rispondere a distanza al governo in particolare al sottosegretario M5S Stefano Buffagni che in un'intervista invitava l'associazione di industriali a difendere gli interessi delle grandi aziende e non a fare politica, altrimenti le aziende pubbliche sono pronte a uscire. "Minacce come questa non possono passare sotto silenzio. Il governo non ci tapperà la bocca. Faccia uscire le aziende pubbliche se ritiene, anche se sarebbe un errore enorme. Ma sappia che mai e poi mai gli industriali lombardi, e sono certo anche quelli del resto del Paese, si piegheranno davanti a un ricatto. Continueremo a parlare, nell'interesse delle imprese e dell'Italia" spiega l'industriale che da tempo parla di rischio nuova recessione, oggi confermata dalle stime di crescita. "Il governo ha bisogno estremo di crescita, altrimenti i provvedimenti in manovra, cittadinanza e quota 100 anzitutto, non reggeranno. La conseguenza sarà il fallimento della politica gialloverde, ma soprattutto sarà un pesante aggravamento del debito pubblico al punto da non essere più sostenibile né recuperabile. La parte del governo più responsabile intervenga, faccia qualcosa prima che sia troppo tardi", è l'appello di Bonometti a un esecutivo in cui "Il Movimento Cinque Stelle resta il maggior azionista". Per il presidente di Confindustria Lombardia "Le assunzioni si fanno tenendo conto della congiuntura e del mercato. Altrimenti prima o poi i cittadini pagano un prezzo. Sotto forma di nuove tasse e nuovi carrozzoni difficili da gestire".

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