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Brexit: Confapi Padova, un colpo da 429 mln per l'export del Veneto

AdnKronos
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Padova, 23 gen. (AdnKronos) - "Brexit, una faccenda che riguarda tutti noi. Dopo che il Parlamento di Londra ha bocciato l'accordo tra il governo britannico e la UE si attende un nuovo voto per il 29 gennaio. Quel che è certo è che una Brexit senza accordo (no deal) sarebbe catastrofica non solo per la Gran Bretagna, ma per tutti gli altri stati europei. E il fatto che il Regno Unito non abbia ancora stretto accordi commerciali con i singoli partner alternativi alle regole attuali, la dice lunga sul caos di una nazione spesso indicata come modello di democrazia ed efficienza", sottolinea Carlo Valerio, presidente di Confapi Padova. "Sebbene ancora non sia chiaro quale forma di rapporto Londra sceglierà di intrattenere con l'UE, è scontato che le cose non saranno più come prima. E questo fa sì che si imponga una considerazione: quanto sta accadendo è la dimostrazione di come le scelte compiute sul piano emotivo e senza le dovute analisi, come nel caso del referendum del 2016, possono avere conseguenze nefaste per tutti. In un certo senso, siamo arrivati alla resa dei conti con il populismo e le sue derive. Vale per la Gran Bretagna come per lo scenario italiano", avverte. Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, ha provato a capire cosa cambierà per il made in Italy e per le imprese del territorio. Si parte da un dato: il Veneto ha esportato nel 2017 (ultimo anno con dati disponibili nella loro interezza) per 3,576 miliardi di euro verso il Regno Unito (fonte: Ufficio di statistica della Regione), Padova per 478,835 milioni. Ma quanti di questi introiti sono effettivamente a rischio nel prossimo futuro? Un report della Sace (gruppo attivo nell'export credit) ha calcolato che l'Italia potrebbe vedere una contrazione delle esportazioni verso la Gran Bretagna da un minimo del 3 a un massimo del 7%, ovvero tra i 600 e i 1.700 milioni di euro in meno.

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