Per 9 manager su 10 uso smart dei dati in tutta l'azienda
Roma, 23 gen. (Adnkronos/Labitalia) - "Per valorizzare e utilizzare davvero i dati in modo 'smart', intelligente, profondo e diffuso e vincente, in azienda bisogna riuscire a far lavorare in quest'ottica anche i non specialisti". Lo afferma l'88,6% dei 1.266 dirigenti intervistati a inizio gennaio da AstraRicerche per Manageritalia. Un campione rappresentativo dell'universo delle imprese italiane che hanno comunque una struttura manageriale, visto che sono stati intervistati i dirigenti. Dall'indagine - che sarà presentata venerdì 25 gennaio, alle 14, all'Unimarconi (Università degli studi 'Guglielmo Marconi', in Via Vittorio Colonna 11, a Roma) nel corso dell'incontro finale del percorso di formazione Data driven innovation impresa 4.0 - escono dati molto interessanti. I risultati si focalizzano sullo stato dell'arte delle nostre imprese, sulle competenze e professionalità, sui modelli organizzativi e di business e sul ruolo dei manager per fare dei tantissimi dati oggi disponibili un vero fattore competitivo e vincente del fare impresa. A parlarne, oltre ai docenti dell'ateneo che hanno curato i vari ambiti nel percorso formativo, manager ed esperti in questo specifico campo. "Dall'indagine, che presentiamo venerdì a Roma -dice Mario Mantovani, vicepresidente Manageritalia- a chiusura di un percorso di Unimarconi per ampliare cultura e competenze per un utilizzo intelligente e vincente dei dati, escono risultati che sfatano molti luoghi comuni e ci indicano la strada da percorrere. Servono cultura e competenze per fare che i dati siano patrimonio e linea guida diffusa nell'intera organizzazione. Per farlo ci vuole un impegno forte del management e soprattutto serve un management vero che ne è la premessa. Anche da qui dobbiamo ripartire per competere in modo vincente".