Lombardia: Parisi, autonomia sotto attacco ma è strada giusta
Milano, 1 feb. (AdnKronos) - "Promemoria per Beppe Sala: l'amministrazione è una cosa seria, e a Milano è legata ai fatti. Il sindaco di Milano è un manager, eppure oggi il Comune che guida non riesce a chiudere il bilancio senza aumentare il biglietto del tram". Così Stefano Parisi, leader di Energie per l'Italia, aggiungendo: "Due anni e mezzo sono tanti, se passati a sfornare campagne vuote come "YesMilano" (ma yes a cosa?) o il Piano Quartieri (semplice manutenzione ordinaria imbellettata e pagata perlopiù dalla Regione)". Per Parisi, "la propaganda e l'inefficienza del Comune costano, e arrivano i buchi da ripianare". Atm, l'azienda che gestisce il trasporto pubblico nel capoluogo lombardo e in 46 Comuni, è in attivo, vanta un utile da 39 milioni: "L'aumento del biglietto non c'entra col miglioramento del trasporto pubblico o con la tariffa unica. E Sala non ha messo mano alla macchina del Comune, non ne ha ridotto i costi e migliorato l'efficienza. Non è stato razionalizzato l'uso delle risorse pubbliche". Intanto "i bilanci, da sette anni di amministrazione di sinistra, si chiudono con le entrate, mai riducendo le spese. E allora l'aumento del biglietto serve solo a compensare la totale mancanza di gestione del bilancio comunale. Serve alla Giunta per fare cassa". Ecco perché, afferma Parisi, "il sindaco, da alcuni giorni, ha iniziato a scaricare la responsabilità sulla Regione. Siamo alle solite della politica più classica: il governo dà la responsabilità del suo fallimento a Bruxelles, il sindaco alla Regione. Nessuno mai è responsabile di quello che fa. Ora è sotto attacco persino l'autonomia regionale sostenuta anche dal Pd e da 3 milioni di elettori lombardi con il referendum. Eppure l'autonomia è la strada. Autonomia fiscale innanzitutto, per la Regione e per i Comuni. Così, una buona volta, avremo degli amministratori responsabili delle loro azioni, dell'imposizione fiscale e della spesa. E i cittadini potranno valutare il buon amministratore non dalla propaganda, ma dai fatti. Come è lo stile di Milano".