Lavoro: Donazzan, 'smart working nuova sfida per il pubblico impiego'
Venezia, 6 mag. (AdnKronos) - “Oggi arrivo da Roma, e ho lavorato in treno, in mobilità. Per me è essenziale poterlo fare, grazie alle nuove tecnologie. In questo modo rendo di più e ottimizzo i tempi: se fossi stata in ufficio sarei stata continuamente disturbata”. Parla di sé l'assessore al lavoro della Regione Veneto, Elena Donazzan, per esprimere adesione e sostegno alla sperimentazione di ‘smart working' avviata dalla Regione Veneto, con il progetto Ve.La (lavoro veloce, agile leggero), sul modello delle grandi multinazionali. Progetto finanziato con 700.000 euro dall'UE nell'ambito del programma Open Community 2020 per sperimentare nuove modalità lavorative, grazie a nuovi strumenti di lavoro e partner tecnologici che facilitino la condivisione e il lavoro in mobilità, oggi al centro della giornata formativa sul lavoro agile organizzata dalla Regione Veneto nella sede del Grandi Stazioni per i propri dirigenti. Per l'assessore al lavoro del Veneto il lavoro ‘agile' è “innovativo”, consente la “mobilità” e al tempo stesso la “condivisione di gruppo”, aiuta la produttività aziendale e il benessere delle persone, perché fa leva sulla responsabilizzazione individuale e incentiva la “conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”. È, quindi, uno strumento da esplorare con convinzione e da promuovere.