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Cuneo, casa, crescita: come cambia la legge di stabilità

Cuneo, mattone e crescita: la Commissione al lavoro sul testo. Il Pdl in trincea: meno tasso, oppure gli azzurri non la votano. Letta si adegua

Andrea Tempestini
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Silvio Berlusconi ha bollato la legge di stabilità, così com'è ora, "una schifezza invotabile". Il Pdl, da par suo, continua a lavorare ai fianchi del premier Letta e del testo. E gli azzurri avrebbero ottenuto dei risultato. La manovra, in questi giorni in Commissione al Senato, verrà radicalmente cambiata. Tre punti, su tutti, subiranno delle modifiche: cuneo fiscale, casa e crescita. Cuneo - Per quel che concerne il cuneo - la differenza tra lo stipendio lordo e il netto che resta in busta paga al lavoratore - si procede verso un abbassamento della platea che godrà dei benefici sotto ai 30mila euro lordo di reddito. In cifre, si tratterebbe di 200 euro netti all'anno in più in busta paga, con tutta probabilità da erogare in un'unica rata. Casa - Novità anche sulla casa: la stangata-Tasi deve essere mitigata. Così, per rendere più digeribile l'imposta sul mattone, si fa sempre più strada la possibilità di ripristinare le detrazioni previste per l'Imu e che scadevano quest'anno. Potrebbe essere così reinserito lo "sconto" di 200 euro sulle prime case, oltre a quello di 50 euro per ogni figlio a carico. Crescita - C'è poi il capitolo della crescita, reso più importante dagli allarmi dell'Istat sul Pil (ridotto nelle stime per il 2014 dall'1,1% allo 0,7%). Per recuperare i 2 miliardi di gettito che verrebbero a mancare, si pensa all'ipotesi di Btp "ad hoc per finanziare il credito", spiega Giorgio Santini del Pd. Inoltre si discute di una revisione della Tobin Tax. 

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