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Siccità: Coldiretti Padova, irrigazione di soccorso nei campi (2)

AdnKronos
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(AdnKronos) - “In questa fase l'acqua è indispensabile – spiega Elena Pieropan, imprenditrice agricola di Ponte San Nicolò, consigliere di Coldiretti Padova e Donne Impresa – a partire dal mais che altrimenti non cresce. I germogli spuntati nei giorni scorsi rischiano di seccarsi perché non dispongono ancora di un apparato radicale in grado di ancorarsi e di assorbire acqua dal terreno inaridito. Quindi in mancanza della pioggia dobbiamo ricorrere ai getti almeno una volta, proprio per consentire ai germogli di sviluppare le radici e di “partire”". "Il vento di questi giorni, poi, ha complicato la situazione per il mais ma anche per la barbabietola, già spuntata dal terreno ma minacciata dalle erbe infestanti che ne pregiudicano la crescita e che proliferano proprio nelle settimane secche perché senza pioggia non possiamo ricorrere al diserbo. Ora non resta che sperare nella pioggia prevista da giovedì e anche nella neve in montagna perché c'è bisogno di fare scorta per l'estate, altrimenti ci troveremo in grande difficoltà”. “Ormai è una sorta di “mantra” che ripetiamo da tempo – aggiunge Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova – perché i cambiamenti climatici, ormai un dato di fatto, ci impongono di gestire con estrema attenzione la risorsa acqua, ottimizzando strumenti come la rete irrigua e programmando, con i Consorzi di Bonifica e la Regione, interventi strutturali per organizzare bacini in grado di creare una scorta d'acqua nei periodi di siccità e vasche di espansione in caso di precipitazioni intense. Dobbiamo intervenire anche dal punto di vista agronomico favorendo lo sviluppo di coltivazioni resistenti alla siccità e promuovendo tecniche in grado di gestire al meglio e senza sprechi la risorsa acqua”, spiega.

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