Vino: parte riorganizzazione del Consorzio Chianti Classico
Firenze, 13 feb. - (Adnkronos) - Da Consorzio "contenitore" che si occupa di tutto, dalla promozione alla distribuzione delle fascette, dalla produzione del vino a quella dell'olio, a vero e proprio Consorzio "sistema", che, come quello solare, ha un centro attorno al quale orbitano diversi satelliti operativi, che agiscono ognuno nel proprio campo. Un cambiamento come questo nelle dinamiche organizzative di un ente potrebbe sembrare una questione meramente formale. Non è questo il caso. Perché il Consorzio del Chianti Classico, con la sua nuova struttura organizzativa, come riferisce Winenews.it, si appresta a rendere non solo più efficace e flessibile il suo operato, ma anche a chiarire ambiti, responsabilità e specializzazioni e ad ampliare i suoi servizi. Caso unico, per il momento, nel panorama enoico nazionale, come il Consorzio del Gallo Nero ci ha ormai abituato, a partire dall'adozione, per primo, dell'erga omnes, seguito a ruota dagli altri consorzi. Una possibilità prevista, peraltro, dallo stesso Decreto Legislativo n. 61/2010, che ha ridisegnato le funzioni dei consorzi. Per ora questa riorganizzazione vede al centro il Consorzio del Chianti Classico, che svolgerà un'attività di coordinamento e di raccordo, alla periferia la "Fondazione", attiva sulle problematiche ambientali e storico-artistiche della denominazione, la "Company" che gestirà le attività commerciali e di merchandising, il "Laboratorio", accreditato Sinal, e in grado di svolgere analisi certificate su olio, vino e alimenti, il Consorzio dell'Olio Dop Chianti Classico, chiamato a valorizzare l"'oro verde", assoluto protagonista del territorio, e la Strada del Vino e dell'Olio Chianti Classico, prezioso organo di collegamento tra turismo e conoscenza della denominazione. (segue)