Imprese: Camera commercio, a Torino crisi frena nascita nuove aziende
Torino, 18 feb.- (Adnkronos) - Nuovo calo, nel 2013, del tessuto imprenditoriale torinese. Sebbene il tasso di mortalità risulti stabile e addirittura paragonabile ai livelli pre-crisi, apenalizzare il saldo finale tra natalita'e mortalita' delle imprese in provincia di Torino sono soprattutto le poche nuove aperture a causa della prudenza o della mancanza di capitali da investire. Lo rileva la Camera di commercio torinese che segnala che come con 231.081 imprese registrate, il tessuto imprenditoriale manifesti una nuova contrazione, seppur lieve: il tasso di crescita si attesta, infatti, a -0,11%, valore peggiore di quello nazionale (+0,21%), ma migliore di quello piemontese (-0,54%). Tra i settori in crescita, come nel 2012, ancora il turismo e i servizi mentre particolari difficolta' si segnalano per le imprese artigiane. "I dati ci mostrano un territorio ancora in sofferenza, dove tengono solo alcuni settori emergenti come alberghi, ristorazione, servizi alla persona e alcune categorie particolari, come le imprese straniere - ha sottolineato Alessandro Barberis, presidente della Camera di commercio di Torino presentando l'analisi - anche se il tasso di mortalità delle imprese non così allarmante e paragonabile a quello registrato negli anni precedenti alla crisi. Sono quindi le poche nuove aperture a penalizzare il risultato complessivo, con un tasso di natalità ai minimi", ha concluso rilevando che per il secondo anno consecutivo, le imprese che hanno cessato la loro attività nel corso dell'anno (15.868) hanno superato quelle che l'hanno avviata (15.616), generando un saldo negativo (-252), migliore tuttavia di quello registrato nel 2012 (-363). Dall'analisi, emerge che a crescere sono soprattutto le società di capitale (il 16,7% del totale, erano il 12,5% nel 2000), con un tasso di crescita del +1,73%, in calo le società di persone e le imprese individuali. Anche nel 2013 si registra per le imprese individuali un forte turn-over imprenditoriale causato da tassi di natalità e mortalità elevati (rispettivamente 8,2% e 9,2%), un dato che evidenzia le difficoltà di insediamento e sopravvivenza delle piccole imprese sopraggiunte negli ultimi anni. (segue)