Energia: Pili (Unidos), Enel chiude centrali e strozza la Sardegna
Cagliari, 19 feb. - (Adnkronos) - "Enel sta strozzando la Sardegna e sta venendo meno alle più elementari regole di gestione dell'energia elettrica nella nostra isola". Lo ha detto il deputato sardo Mauro Pili (Unidos) annunciando una segnalazione urgente per violazione della concorrenza sia all'Autorità garante per l'Energia che alla Commissione europea competente in materia di concorrenza ed energia in merito alle dichiarazioni rese oggi dall'amministratore delegato dell'Enel Fulvio Conti in commissione attività produttive della Camera. "Sono la conferma di quanto da tempo denuncio - dice Pili -: Enel vuole mettere totalmente sotto ricatto la Sardegna. Affermare - prosegue - come ha fatto Fulvio Conti che 'la Sardegna sta diventando sempre meno indipendente e sempre più dipendente dal nostro continente, con il nuovo cavo di collegamento e l'inesorabile chiusura di impianti antieconomici, soprattutto quello del Sulcis', è un vero e proprio attentato all'autonomia energetica di un'isola. Conti non conosce le più elementari regole di approvvigionamento di una regione insulare e confonde il governo dell'energia elettrica con una sorta di gestione coloniale". "Sin dalle prossime ore - ha detto Pili - attiverò un confronto serrato con tutti i soggetti tecnici e sindacali interessati da questa ennesima provocazione di Enel che sancisce di fatto una dichiarazione di guerra contro la Sardegna. Non avere l'indipendenza energetica significa sostanzialmente sottomettere la Sardegna ad un cavo che era nato per l'esatto contrario, nel senso che la nostra regione avrebbe dovuto esportare il surplus energetico indispensabile per il rispetto delle regole di sicurezza elettrica che prevedono per le regioni insulari almeno l'80% in più del consumato. Aver deciso di chiudere centrali in Sardegna - ha concluso Pili - senza nessuna condivisione con il governo regionale conferma che siamo davanti ad una gestione privatistica della peggior specie e se ce ne fosse bisogno ribadisce la totale complicità della classe politica sarda e nazionale a difesa dell'Enel a scapito della Sardegna e dei sardi".