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Il piano Renzi per l'Alitalia:Montezemolo presidente

Riunione "carbonara" tra il presidente incaricato, Luchino e il numero uno del fondo Mubadala di Abu Dhabi. Sul piatto il futuro della compagnia aerea

Matteo Legnani
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Che ci facevano, giovedì sera a casa di Luca Cordero di Montezemolo, a 48 ore dal giuramento del nuovo governo, il presidente incaricato Matteo Renzi e il presidente della Ferrari? Rassicuravano il terzo ospite di quella riunione semi-carbonara: lo sceicco Al Khaldoon Mubarak. Voleva sapere, l'arabo in trasferta a Roma, se gli impegni presi dal precedente governo Letta per un accordo tra Alitalia e la compagnia emiratina Etihad Airways, sarebbero stati mantenuti dal nuovo esecutivo. Al Khaldoon è il numero uno del fondo Mubadala, che è azionista della Ferrari. E Montezemolo è espressione del fondo Aabar in Unicredit, che a sua volta è azionista di Alitalia. Insomma, il presidente della Ferrari è uno che gli arabi conoscono bene e del quale si fidano. La collaborazione tra il cavallino e l'emirato comprende anche il "Ferrari World", gigantesco parco divertimenti con tema sulla "Rossa" che ha sede proprio ad Abu Dhabi. Tali sono gli incroci, che renzi non ha dubitato un attimo sull'affidarsi a Montezemolo quale garante della continuità della tratativa tra Alitalia ed Etihad. E l'ipotesi che il presidente della ferrari possa diventare il numero uno dell'Alitalia a trazione araba è tutt'altro che campata per aria.  

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