Rivoluzione fisco. Era nell'aria, e ora Matteo Renzi l'ha confermata: dal 2015 addio alla vecchia dichiarazione dei redditi (ma non per tutti, almeno non subito). Dal prossimo anno il Fisco invierà un modello precompilato con tute le informazioni già in possesso dell'Agenzia delle Entrate e di Sogei (la società del ministero dell'Economia che gestisce la banca dati dell'anagrafe tributaria): un modulo con cui semplificare la vita dei contribuenti. L'annuncio ufficiale il premier lo ha dato ieri, giovedì 8 maggio, quando - in visita all'Istituto italiano di Tecnologia a Genova - ha dichiarato: "Il 740, fortunatamente per loro, non ce l'hanno negli altri paesi e non l'avremo nemmeno noi, perché dal prossimo anno elimineremo un certo modello di dichiarazione dei redditi". Ma che cosa cambia? Passiamo in rassegna tutte le novità, punto per punto. Chi parte subito - Nel 2015 la dichiarazione dei redditi precompilata dovrebbe diventare operativa per dipendenti pubblici e pensionati: i dettagli verranno definiti nel primo dei tre decreti attuativi della delega fiscale (gli altri due riguardano la riforma del catasto e il prelievo forfettario su ditte e società di persone). Il decreto dovrebbe essere approvato a breve, forse già a maggio. Dunque, la prima "precompilata" potrebbe riguardare 18,4 milioni su 41 milioni di contribuenti totali. Nel dettaglio, spiegava Il Sole 24 Ore, verrà ricevuta dai 15 milioni di pensionati e da 3,4 milioni di dipendenti pubblici. La seconda tappa dell'operazione (che non dovrebbe riguardare il 2015) mira a coinvolgere tutti i lavoratori dipendenti, portando la dichiarazione precompilata a essere disponibile a più di 3 contribuenti su 4. I premi - Come accennato, il governo starebbe pensando anche a un "sistema premiale" per chi decidesse di aderire alla dichiarazione precompilata. Si tratterebbe di un meccanismo con cui liberare risorse dai controlli strumentali - per esempio quelli su detrazioni o deduzioni usufruite -, risorse che dovrebbero poi essere destinate al controllo di forme di evasione fiscale "sofisticate". I dati - Nella dichiarazione precompilata che arriverà a dipendenti pubblici e pensionati ci sarà una serie di informazioni di cui il Fisco già dispone, a partire da quelle anagrafiche e reddituali presenti nel Cud. Si aggiungono poi le detrazioni per i familiari a carico e per lavoro dipendente e pensione. L'Erario, inoltre, dispone già dei dati sugli immobili, e per chi è in regime di cedolare secca anche dei dati sui beni concessi in locazione e adibiti ad abitazione principale. Oneri deducibili - Il punto debole del sistema dovrebbe essere quello delle detrazioni e degli oneri deducibili. Il Fisco, comunque, dispone già di alcune informazioni che potrebbero essere inserite nella precompilata. Tra queste, gli oneri deducibili relativi ai contributi pagati per i collaboratori domestici. Per quel che riguarda le detrazioni, potrebbero comparire gli interessi passivi per i mutui sulla prima casa, le polizze vita, i bonus ristrutturazioni e quelli per la riqualificazione energetica degli edifici. Andamento variabile - Vi è poi il capitolo delle detrazioni "ad andamento variabile", ossia quelle che starà al contribuente indicare in dichiarazione (per esempio quelle riconosciute per le attività sportive dei figli, oppure le spese mediche). In questi casi, inizialmente il contribuente dovrà continuare a rivolgersi al Caf. Ma allo studio del governo c'è un ulteriore step del piano, che grazie all'utilizzo delle banche dati e all'incrocio delle informazioni prevede di rendere disponibili nel modello precompilato anche le variabili. I tempi di quest'ultimo punto in particolare, però, sono tutti da verificare. Tecnicismi - Per quel che riguarda l'iter legislativo dei tre decreti con cui il governo vuole portare a compimento l'operazione, l'Agenzia delle Entrate sta già elaborando una bozza della norma, che poi verrò condivisa con il dipartimento delle Finanze e Sogei. A quest'ultima spetta il ruolo di gestore tecnico della transizione. Tra le prime tappe, l'unificazione dell'anagrafe tributaria con quella tradizionale. Già la prossima settimana è attesa una convocazione da parte di via XX Settembre di tutti i soggetti coinvolti per individuare la fasi successive del piano.
