Lavoro: a Reggio Emilia dai vecchi mestieri nascono giovani imprese

giovedì 31 gennaio 2013
Lavoro: a Reggio Emilia dai vecchi mestieri nascono giovani imprese
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Reggio Emilia, 31 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Ti piace restaurare macchine o moto antiche? Hai in casa il telaio della bisnonna e vorresti tessere a mano per produrre stoffe particolari? Ti dicono 'brava!' se pettini e trucchi bene un'amica o sai riutilizzare vecchie cose per fare gonne o cappellini? Provi soddisfazione se qualcuno ti insegna a saldare il ferro battuto e riesci a costruire qualcosa? Gli interrogativi arrivano da Reggio Emilia, dove, se la risposta e' si' e si e' giovani, la Provincia offre un progetto per valorizzare i creativi e soprattutto fare degli antichi mestieri delle giovani idee di impresa. Si chiama, infatti, "Vecchi mestieri per giovani imprese', rientra nell'ambito dell'iniziativa 'AzioneProvincEgiovani', promossa dal dipartimento della Gioventu' della presidenza del Consiglio dei ministri e dall'Unione delle Province d'Italia, e prevede un bando (con scadenza 28 febbraio) per sostenere nuove idee imprenditoriali artigiane, offrendo un percorso di formazione e un'attivita' di accompagnamento per l'avviamento della start up. "E' un modo per promuovere una cultura dell'imprenditorialita' e favorire l'avvio di nuove attivita' artigiane in particolare dei nostri giovani, tra i quali il tasso di disoccupazione, a causa della crisi, e' purtroppo tornato a livelli significativamente superiori a quelli del 2008", spiega l'assessore provinciale all'Istruzione e alla Formazione professionale, Ilenia Malavasi, sottolineando come "sempre piu' indagini indichino proprio la valorizzazione e lo sviluppo dei mestieri tradizionali come settori con un'elevata potenzialita' di crescita e di sviluppo". La Provincia di Reggio Emilia e', dunque, pronta a investire su chi, da solo o insieme agli amici, hai un'idea o un progetto, aiutandolo attraverso gli enti di formazione Ecipar e Formart a costruirsi un mestiere, scelto fra le professioni artigiane piu' o meno tradizionali, e ad affrontare le procedure burocratiche per aprire una partita Iva e mettersi in proprio. "Non si tratta di corsi professionali o di formazione o apprendistato puro e semplice, perche' ai nostri giovani chiediamo di metterci qualcosa di loro: soprattutto interesse, passione e idee", aggiunge l'assessore Malavasi. (segue)