Roma, 28 mag. - (Adnkronos) - Oltre 350 specie animali e vegetali sono state identificate in 12 ore utili da 20 ricercatori e circa 200 iscritti sul campo. Sono questi i risultati del primo 'bioblitz' organizzato in Toscana, a cura del Museo di Storia Naturale della Maremma. Le 24 ore no- stop dedicate alla ricerca scientifica si sono svolte il 25 e 26 maggio (dalle 19 alle 19) nell'Oasi San Felice, la proprieta' costiera nella Maremma grossetana che il gruppo assicurativo-finanziario Allianz ha trasformato nel 2006 in Oasi affiliata Wwf. L'iniziativa e' organizzata dalla Fondazione Grosseto Cultura attraverso il Museo di Storia Naturale della Maremma, in partnership con Allianz e con la collaborazione del Comune di Grosseto. Il bioblitz, spiega Loriano Valentini presidente della Fondazione Grosseto Cultura, "e' un evento nato negli Stati Uniti a meta' degli anni '90 che trasforma migliaia di partecipanti in veri e propri naturalisti, affiancati da scienziati ed esperti biologi. Un bioblitz viene infatti realizzato da un gruppo di ricercatori, studenti e cittadini comuni che lavorano insieme per segnalare e registrare quante piu' possibili specie di piante, animali e funghi all'interno di un'area, in un definito arco di tempo". L'Oasi, che si sviluppa per circa un chilometro lungo la strada che da Marina di Grosseto conduce a Castiglione della Pescaia e per circa 500 metri in direzione del mare, presenta un tipico ambiente costiero maremmano. Pietro Marchetti, Csr manager di Allianz, spiega che "a causa dei cambiamenti climatici indotti dall'effetto serra causato dall'uomo, le catastrofi naturali si presentano con sempre maggiore gravita' e frequenza, impattando sui conti delle imprese assicuratrici chiamate a risarcirne i danni". Per questo "Allianz a livello internazionale si e' fatta paladina di una economia low carbon: offre, ad esempio, prodotti che possano favorire lo sviluppo di energie alternative, nelle quali essa stessa investe, ma si comporta anche virtuosamente nei processi interni allo scopo di ridurre le proprie emissioni climalteranti ed anzi dal 2012 compensa tutte quelle residue".




