Imu, Iva, Irpef e Tarsu: sborseremo 1386 euro

Il rincaro rispetto allo scorso anno è di 120 euro procapite: pesa la nuova tassa sui rifiuti, l'aumento dell'Iva e le aliquote sulla prima casa
di Nicoletta Orlandi Postisabato 30 marzo 2013
Imu, Iva, Irpef e Tarsu: sborseremo 1386 euro
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  Se fosse un film il titolo potrebbe essere "Salasso estivo". Purtroppo si tratta della realtà e i protagonisti saranno i già esanimi contribuenti italiani che saranno dissanguati dagli ennesimi rincari delle tasse.  Irpef, Iva, Imu, Tares peseranno per una famiglia tipo con due genitori e due figli (con un reddito complessivo di 36mila euro l'anno e una casa di 80mq di proprietà) qualcosa come 1386 euro, il 9,60% in più rispetto al 2012. I conti sono presto fatti. Il Consiglio dei Ministri non ha affrontato infatti il rinvio della Tares, la nuova tassa sui rifiuti, per la quale quindi entro luglio prossimo, a meno di interventi dell'ultima ora, bisognerà andare in cassa. Il costo procapite di questa odiosa tassa vale 152 euro procapite (quindi compresi neonati e ultracentenari) per un totale di 4 miliardi di euro, solo come acconto.  Aumenta l'Imu e l'Iva - Ma non è l'unico versamento: bisognerà infatti sborsare non pochi soldi per il consueto acconto Irpef (che nel frattempo è aumentato del 13,3%), per il primo acconto sull'Imu 2013, per chi paga in due rate. Acconto che quest'anno sarà più salato (il 9,8% in più) perchè nel 2012 i Comuni non avevano ancora deliberato le nuove aliquote.  E per concludere in bellezza bisognerà fare i conti con l'aumento dell'Iva ordinaria dal 22 al 23% che colpirà moltissimi beni di largo consumo. Insomma circa 5 miliardi in più solo per gli aumenti di Iva, Tares e Imu.  Stangata fiscale per i piccoli imprenditori - Non va meglio ai lavoratori autonomi e piccoli imprenditori: anche per loro è pronta una stangata fiscale che  potrebbe arrivare a pesare sulle loro tasche fino a 25.700 euro. Secondo i calcoli della Cgia di Mestre che ha realizzato delle simulazioni prendendo in esame 4 diverse tipologie aziendali e due possibili scenari: uno ad aliquote medie, l'altro ad aliquote al valore massimo consentito. Ne è derivato che: un commerciante pagherà tra i 4.452 e i 4.676 euro; un artigiano tra i 6.948 e i 7.206 euro; una societa' di persone con 2 soci e 4 dipendenti tra i 17.733 e i 18.409 euro; una societa' di capitali con 2 soci e 10 dipendenti tra i 25.401 e i 25.737 euro. In tale quadro, il segretario di Cgia Mestre, Bortolussi, ha sottolineato "la necessità di alleggerire l'impatto economico che avra' la nuova tassa sull'asporto rifiuti (Tares) e di scongiurare l'aumento dell'Imu sui capannoni, altrimenti molti piccoli imprenditori saranno costretti, loro malgrado, a chiudere definitivamente i cancelli o le saracinesche delle proprie attività". Inoltre, secondo Bortolussi, "bisogna assolutamente evitare che dal 1° luglio si verifichi l'aumento dell'aliquota Iva dal 21 al 22%. Se ciò non avverrà, i consumi subiranno un'ulteriore contrazione, penalizzando proprio le piccolissime imprese che vivono quasi esclusivamente della domanda interna".