Piazza Affari, da 17 anni conviene più acquistare Bot che giocare in Borsa

di Giulio Bucchidomenica 28 ottobre 2012
Piazza Affari, da 17 anni conviene più acquistare Bot che giocare in Borsa
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Investire in Borsa, almeno a Piazza Affari, non conviene. Meglio puntare su Bot. E' la rilevazione, piuttosto allarmante, di Mediobanca che nel suo ultimo rapporto Indici e dati mette in evidenza come negli ultimi 17 anni i rendimenti delle azioni italiane non abbiano superato mai, se non in pochissime eccezioni, quelli dei Buoni del Tesoro. Dal gennaio 1996 allo scorso 18 ottobre i Bot hanno generato un rendimento del 4,1% medio annuo, mentre la borsa italiana ha reso il 5,3%, deludendo il maggior rischio assunto dagli investitori. Calcolando un premio al rischio fra il 3,5% e il 5%, il rendimento dell'investimento su azioni italiane avrebbe dovuto essere almeno del 7,5%, contro il 5,3% effettivamente registrato. L'investimento in Borsa ha chiuso in negativo in 12 anni su 17, ossia negli ultimi 14 anni esclusi il 2002 e il rimbalzo del 2011. Tuttavia anche per questo dato i settori fanno la differenza: gli ultimi 15 su 17 sono gli anni perdenti sia per l'investimento assicurativo che per quello bancario, mentre solo 4 su 17 per quello industriale. Rispetto a un investimento in Bot Piazza Affari avrebbe garantito un rendimento medio annuo superiore all'impiego "senza rischi" di un titolo di Stato in tre casi su 17: nei soli due periodi iniziali (gennaio e dicembre 1996) e in quello finale (dicembre 2011), mentre anche chi avesse avuto il coraggio di investire in Borsa in piena crisi finanziaria (2008) non avrebbe ottenuto rendimenti superiori ai Bot.  Grandi in difficoltà - Negli ultimi 17 anni le blue chips, i titoli delle 30 società più grandi di Piazza Affari, sono cresciute del 4,8% medio annuo. Meglio hanno fatto le mid cap, le imprese a media capitalizzazione, con un rendimento medio annuo del 6,3%, mentre le small caps, le piccole imprese, hanno reso il 4,4% l’anno. A seconda dei settori l'investimento in titoli bancari è stato regolarmente meno conveniente rispetto al comparto industriale: l'1,5% medio annuo contro il +7,8% del portafoglio industriale, che in termini cumulati su circa 17 anni si traduce nel +28% contro +250 per cento. Peggio ancora hanno fatto i titoli assicurativi: incremento del 17% in 17 anni, pari all'1% medio annuo. L'investimento in borsa più redditizio è quello delle azioni di risparmio, il cui rendimento complessivo, inclusi i dividenti, è stato dell'8,2% medio annuo.