Mondadori, sui diritti on-line:
no sciacallaggio dei contenuti
“Anche su internet i contenuti devono essereremunerati”. È questo il pensiero dell'amministratore delegato di Mondadori,Maurizio Costa, che ha portato alla luce una situazione di grande difficoltà,non solo per gli editori, che fanno un lavoro di mediazione con il pubblico, maanche per chi produce i contenuti in prima persona cioè i giornalisti e gliautori. Secondo Costa, “bisogna individuare un'equa remunerazione, trovando unaforma di equilibrio tra chi produce i contenuti e chi li diffonde sulle variepiattaforme”. Intervenendo alla presentazione del Rapporto Censis sullacomunicazione, Costa ha sottolineato che internet può costituire “un elementodi democrazia e di libertà anche sul piano politico” ma oggi l'editoria sitrova nella “morsa della crisi economica da una parte, con la flessione dellapubblica, e dell'accesso ai contenuti gratuito dall'altra”. Dato che èanacronistico pensare che “si tornerà ai bei tempi andati – spiega l'ad – per la metamorfosi che nei media ha creatol'impatto della tv digitale, di internet, delle nuove piattaforme, bisognarisolvere il problema della remunerazione dei contenuti, una questione che sipone su due piani, regolamentare e tecnologico”.