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Ray Dalio, il re dell'alta finanza scommette 7 miliardi sul nostro crac

Francesca Vercesi
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Prima del conflitto ucraino, prima dell'inflazione, prima del Covid, anni di denaro facile hanno allargato il divario tra ricchi e poveri. Portando, come risultato, enormi tensioni sociali all'interno delle grandi democrazie occidentali. E, mentre Usa e Cina si fronteggiano in un conflitto planetario, la fragile e frammentata Europa sta cercando una collocazione. Sia dal punto di vista politico sia da quello dei mercati. Ma c'è chi nei confronti del Vecchio Continente ha deciso come posizionarsi. E, in genere, quando si muove, vince. Si tratta di Ray Dalio, fondatore di Bridgewater, il più ricco hedge fund del mondo, con 151 miliardi di dollari di patrimonio al suo attivo. Quello che è considerato un guru dei mercati, nonchè una delle cinquanta persone più influenti al mondo secondo Bloomberg Markets, ha deciso di scommettere contro i titoli europei. La posta è pesante: si parla di almeno 6,7 miliardi di dollari.

 

 


21 SOCIETÀ NEL MIRINO
Andando a scandagliare le informazioni pubbliche di Bridgewater, il data service Breakout Point ha calcolato che il fondo con sede nel Connecticut ha scommesso finora contro 21 società europee, in settori che vanno dalla finanza all'energia. Si dice, in gergo, andare short, o avere posizioni corte. Tra le maggiori ci sono il fornitore di semiconduttori Asml Holding NV (1 miliardo di dollari), la società energetica TotalEnergies (705 milioni di dollari) e il produttore di farmaci Sanofi (664 milioni di dollari). E anche Banco Santander, Bnp Paribas e Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Allianz, Ing e Axa. Numeri resi pubblici perchè, in base alla normativa europea, i fondi devono rendere note le scommesse che superano lo 0,5% di interesse allo scoperto, il che significa che le scommesse di Bridgewater contro i titoli europei potrebbero essere maggiori. Non è nemmeno chiaro, poi, se queste posizioni siano vere e proprie posizione corte o una copertura contro altre posizioni.

 

 


A questo proposito ha preferito non esprimersi. Di certo, però, Ray Dalio, figura leggendaria a Wall Street anche se meno nota al grande pubblico, ritiene che questa dinamica inflattiva sia davvero complessa da gestire. Si legge nel suo ultimo libro «Il nuovo Ordine Mondiale»: «non sto investendo in attività di debito e ho comprato beni che forniscono protezione dall'inflazione». Dalio è considerato dalla comunità finanziaria un maestro che dispensa consigli, spesso anche in contrasto con il pensiero comune. La sua concezione prende in prestito alcuni elementi della filosofia orientale, come la meditazione trascendentale. Questa è così fondamentale per lui che tutti i dipendenti della Bridgewater devono seguire un corso di quattro mesi per apprenderne le tecniche. Qualche volta ha avuto degli inciampi però il suo fondo di punta, Pure Alpha, basato sui cosiddetti macro-trend, è a +26,2% da inizio anno a oggi. 

 

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