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A Firenze l'alta velocità non avrà più ostacoli

Col Passante AV sarà possibile separare i flussi dei treni regionali che tante volte hanno creato problemi alla rete nazionale

Niccolò Fabretti
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In Toscana il gruppo FS sta rapidamente portando avanti i lavori che porteranno alla realizzazione del Passante AV di Firenze. Alle opere del Passante è dedicato un Infopoint multimediale attivato dal 22 maggio a Firenze in via Circondaria 32, presso il cantiere della stazione Belfiore. Attraverso un indirizzo e-mail dedicato è anche possibile prenotare visite organizzate ai cantieri di Belfiore e Campo di Marte. Questo punto informativo, dopo quelli di Genova e Messina, rappresenta il terzo tassello del Progetto “Cantieri Parlanti”.
Le opere in programma nel capoluogo toscano, aggiudicati nel novembre 2022 al “Consorzio Florentia” (Pizzarotti e Saipem), consistono nel sottoattraversamento ferroviario della città, che consentirà una separazione dei flussi tra i treni regionali e quelli ad alta velocità, e nell’inaugurazione della nuova stazione AV di Firenze Belfiore, L’investimento complessivo per l’opera sarà di circa 2,7 miliardi di euro. L’inizio delle operazioni di scavo delle gallerie è previsto per questa estate, mentre per il completamento bisognerà aspettare il 2028.
 

RETE DI SUPERFICIE
Il Passante AV di Firenze, oltre ad accorciare i tempi di percorrenza per i servizi AV che attualmente effettuano la fermata nella stazione di Santa Maria Novella, permetterà di liberare la rete di superficie dal transito dei treni ad Alta Velocità, come è già oggi a Bologna. Migliorerà, quindi, anche la regolarità dei servizi regionali e aumenterà la capacità della rete, con un potenziamento dell’offerta fino al 50%. Per il sottoattraversamento saranno scavate, a 20 metri di profondità, due gallerie parallele di 7 km, una per ogni senso di marcia, collegate tra loro con uscite di sicurezza ogni 500 metri. Le gallerie saranno realizzate attraverso l’utilizzo di due frese, non operanti in contemporanea. Alla prima fresa è stato attribuito un nome femminile, come da tradizione: Iris. Tecnicamente denominata TBM (Tunnel Boring Machine), la fresa ha un peso di 1.500 tonnellate, un diametro di scavo di 9,4 metri e prevede un avanzamento medio giornaliero di circa 12 metri. Delle attività di “revamping” della fresa, cioè lo smontaggio, la revisione, la sostituzione della componentistica e il riassemblaggio, si è occupata la società Infrarail.


Nella filosofia di attenzione per l’ambiente è l’idea di trasportare in treno le terre provenienti dagli scavi, lo smarino, e di utilizzarle perla riqualificazione e la valorizzazione paesaggistica di un’ex cava di lignite, di proprietà di ENEL, in località Santa Barbara, nel Valdarno. Lungo il tracciato in sotterraneo, 25 metri sotto la sede stradale, nella zona di via Circondaria, verrà realizzata la nuova stazione AV Firenze Belfiore progettata dallo studio dell’architetto Foster, in collaborazione con la società di ingegneria Ove Arup & Partners. L'elemento architettonico di maggiore rilievo sarà costituito da una grande copertura a vetrata sorretta da una struttura in acciaio articolata in elementi la cui struttura variabile garantirà il controllo ambientale e acustico, l'illuminazione naturale, il ricambio dell'aria e l'evacuazione dei fumi. Per il progetto, in ottica ecosostenibile, sono state adottate soluzioni tecnologiche che prevedono l'impiego di materiali rinnovabili e la riduzione del fabbisogno di energia e delle emissioni di sostanze inquinanti. Quella di Firenze Belfiore sarà un tipo di stazione completamente nuovo per l'Italia. La luce naturale anche ai livelli inferiori, possibile grazie alla configurazione verticale dell'opera, faciliterà l'orientamento dei viaggiatori.
 

CIELO ARTIFICIALE
A completamento, una copertura a volta ribassata con cellule fotovoltaiche incorporate nei pannelli intermedi e provvista di impianti di illuminazione funge da “cielo artificiale” in grado di filtrare la luce solare e di replicare i colori esterni all'interno della struttura. La stazione, servita dai treni Av, sarà interconnessa con la stazione di Santa Maria Novella e con l’intera area urbana circostante grazie a diverse modalità di trasporto: i passeggeri potranno muoversi verso Santa Maria Novella con il futuro People Mover, con la futura fermata di superficie per i treni regionali di Circondaria, con la linea 2 del sistema tramviario, oltre all’utilizzo dei bus. È previsto che nei cantieri lavorino a regime circa 400 persone al giorno, il cantiere della fresa sarà operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Nel corso di avanzamento dei lavori l’Osservatorio Ambientale, appositamente ricostituito, costituirà un ulteriore elemento di supporto al controllo degli aspetti ambientali correlati alle attività di cantiere (atmosfera, rumore e vibrazione, acque sotterranee e superficiali, campi elettromagnetici, ecc.), anche per il tramite dell’ARPAT.

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