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Agcom, resta operativo il regolamento su equo compenso: la sentenza del Consiglio di Stato

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Resta operativo il regolamento dell'AgCom sull’equo compenso a editori e autori per i contenuti distribuiti dalle piattaforme digital. Dunque non è più sospeso né congelato, come invece aveva stabilito la sentenza di primo grado del Tar del Lazio. A deciderlo è stato il Consiglio di Stato, che si è espresso in questo modo sul ricorso presentato dall’AgCom insieme alla Fieg, la Federazione Italia Editori Giornali.

Il Tar si era espresso lo scorso dicembre, accogliendo un ricorso di Meta che chiedeva il congelamento del regolamento di AgCom in attesa di una pronuncia della Corte di Giustizia del Lussemburgo. Quest'ultima si pronuncerà nei prossimi mesi sul regolamento dell’AgCom, stabilendo se è compatibile oppure no con le norme comunitarie. In ogni caso, in attesa di questo verdetto, il regolamento di AgCom resterà in piedi. Cosa significa questo? Che l’AgCom potrà indurre le grandi piattaforme web, come Facebook e Google, a raggiungere un’intesa con gli editori sull’entità dell’equo compenso.

Quello dell'equo compenso è un diritto sancito nella direttiva europea sul Copyright del 2019, poi travasata nel nostro ordinamento. In quest'ultima sentenza, tra l'altro, i giudici del Consiglio del Stato hanno ritenuto che il pagamento di un equo compenso agli editori italiani non costituisca un danno significativo per i giganti della Rete.

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