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Bce, nessun taglio ai tassi: altra doccia gelata, le conseguenze sui mutui

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Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce) ha deciso di mantenere i tassi di interesse invariati. Pertanto, il tasso sui depositi viene confermato al 4 per cento, mentre quelli sulle operazioni di rifinanziamento principali e marginali rimangono rispettivamente al 4,5 e al 4,75 per cento.

Un'altra doccia fredda da parte dell'Eurotower che di fatto non accenna a metter mano ai tassi anche per dare una sterzata alle ormai insostenibili rate dei mutui a tasso variabile. Tutto resta fermo e l'attesa per una riduzione dei tassi si allunga. "Il Consiglio direttivo e determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione al suo obiettivo del 2% a medio termine. Esso ritiene che i tassi di interesse di riferimento della BCE si collochino su livelli che forniscono un contributo sostanziale al processo di disinflazione in atto. Le sue decisioni future assicureranno che i tassi di riferimento restino sufficientemente restrittivi finché necessario", fa sapere Francoforte.

E ancora: "Poi sempre Se la valutazione aggiornata del Consiglio direttivo in merito alle prospettive di inflazione, alla dinamica dell’inflazione di fondo e all’intensità della trasmissione della politica monetaria accrescesse ulteriormente la sua certezza che l’inflazione stia convergendo stabilmente verso l’obiettivo, sarebbe opportuno ridurre l’attuale livello di restrizione della politica monetaria. In ogni caso, per determinare livello e durata adeguati della restrizione, il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione, senza vincolarsi a un particolare percorso di riduzione", fa sapere la Bce. Dunque servirà ancroa del tempo prima dell'inversione di tendenza. 

 

 

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