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Talco cancerogeno e cause, è bancarotta: Avon costretta alla resa

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Prima un debito ultra-miliardario, poi una montagna di cause sui presunti effetti cancerogeni di alcuni suoi prodotti a base di talco. Il marchio di belleza Avon ha dovuto fare ricorso alla protezione dei creditori del Chapter 11. Si tratta della bancarotta per le aziende americane, dato che la causa è proprio nel Delaware. Come riporta Repubblica, il capolinea per Avon Products Inc (Api) è arrivato soltanto a inizio settimana. Ma la società ha dichiarato che il processo le consentirà di far fronte ai suoi obblighi finanziari in "modo ordinato". Api, tra l'altro, è stata acquistata dalla brasiliana Natura.

Serve proprio a questo il Chapter 11. SI tratta di una sorta di riparo da eventuali nuovi guai in vista. Le cause per le lesioni personali legate ai suoi prodotti hanno già avuto un impatto a bilancio da 225 milioni di dollari per i costi di difesa e le transazioni. Il problema che emerge dalle carte della bancarotta è che pendono altre 386 cause, per affrontare le quali la liquidità potrebbe non bastare. Il debito totale è infatti indicato in un totale di 1,3 miliardi di dollari e le passività relative a cause sul talco in 78 milioni.

 

Grazie al Chapter 11 non dovrebbero essere previsti impatti sul personale, che si aggirano intorno ai 5mila dipendenti. Oltre agli agenti in giro per il mondo.  E’ comunque ancora un colpo pesante per Natura, che rinuncerà ai crediti verso la controllata dopo che già alla fine dell’anno scorso aveva svenduto il suo business “etico” The Body Shop, poi finito in amministrazione straordinaria dopo pochi mesi. Non a caso martedì, quando la notizia si è diffusa, Natura ha perso fino al 10% a San Paolo.

 


 

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