Nuove procedure, più snelle, per avere bollette della luce e del gas più sostenibili. Tutto ciò sarà realizzato ed operativo dal 1° gennaio 2026, quando cambiare fornitore di energia elettrica richiederà appena 24 ore. Lo switch è quasi pronto e l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) si sta adeguando alla direttiva europea che chiede agli Stati di rendere più rapidi i passaggi tra operatori, in modo da favorire la concorrenza. La direttiva, relativa a norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica, chiede infatti agli Stati di accorciare, entro il 2026, i tempi con cui gli utenti possono cambiare operatore. Una mossa per permettere loro di cogliere le offerte più vantaggiose.
Attualmente, cambiare fornitore è un viaggio burocratico che impegna l’utente da uno o due mesi. Lo switch, di norma, viene eseguito “il primo giorno di ogni mese. Se il nuovo venditore (venditore entrante) attiva la procedura di cambio entro il giorno 10 di un dato mese, il cambio decorrerà dal primo giorno del mese successivo, altrimenti slitterà di un mese”. Da questa tempistica alle 24 ore promesse il salto è enorme.
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A partire da settembre 2025, i lavoratori italiani che, pur avendo i requisiti per la pensione anticipata entro il 31 di...Certo, bisognerà affinare la procedura per scongiurare possibili casi di “turismo energetico” degli utenti, soprattutto quelli morosi o che provano a eludere il pagamento. Tra le proposte pervenute, c’è quella dell’introduzione di un numero massimo di cambi che è possibile richiedere in un anno o il versamento di una cauzione da parte dell’utente. Secondo il Rapporto di monitoraggio dei mercati di vendita al dettaglio dell’energia elettrica e del gas, pubblicato a febbraio 2025 da Arera, nel settore elettrico quasi un cliente su cinque ha cambiato operatore tra gennaio e settembre 2024. E i clienti domestici più dinamici sono quelli della fascia 18-29 anni, con un tasso di cambio fornitore nel settore del 28,9%. La velocizzazione del cambio non garantisce, ancora, lo snellimento delle complessità burocratiche. Un altro nodo da risolvere, ma un deciso passo in avanti verso i consumatori.