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Cominciano i saldi

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il carovita frena lo shopping

Albina Perri
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La stagione dei grandi saldi estivi, che puntualmente riscuote grossi successi,  quest'anno è sembrata partire un po' in sordina. Colpa del caldo o dell'inflazione? La seconda ipotesi sembra più probabile. Già ieri Confcommercio  aveva annunciato una crisi dei consumi, che a maggio hanno segnato un calo annuo del 2,7%. Ogni famiglia, secondo l'organizzazione, dovrebbe spendere per i saldi in media poco più di 280 euro per un giro d'affari complessivo di circa 4 miliardi, con un'incidenza dell'11,2% sul fatturato annuo del settore. Dopo Napoli e Genova, da oggi gli sconti partono anche a Roma, Milano, Torino, Bari, Venezia, Bologna, Ancona e Trieste. La stagione è solo all'inizio ma per ora i saldi non hanno causato file nelle varie boutiques di griffes e centri commerciali: la gente studia le vetrine ma non si abbandona allo shopping sfrenato degli scorsi anni ed è più portata ad acquistare capi ed oggetti utili piuttosto che assecondare vezzi superflui.  Niente code per la caccia all'affare, tranne a Milano, ma solo nei negozi di griffe d'alta moda racchiuse nel quadrilatero del lusso tra via Montenapoleone e via della Spiga e nei negozi d'abbigliamento e accessori dei grossi centri commerciali. A Torino la prima giornata ha registrato una discreta presenza. Frenata decisamente brusca, invece, in Sicilia dove la corsa allo sconto, stando alle associazioni dei consumatori, farà registrare una significativa contrazione degli acquisti: almeno tra il 25 e il 30% rispetto ai saldi estivi del 2007, stima il Codacons.

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