La Marcegaglia lancia l'allarme
"Crisi reale, servono soldi veri"
La crisi esiste, e non è una semplice boutade mediatica. Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia interviene a Palermo durante il convegno biennale della Piccola industria e torna sull'argomento crisi che, a detta sua, "si sta aggravando". Per questo motivo, ha aggiunto, "servono soldi veri su alcuni puntiessenziali". Gli industriali, ha sostenuto poi la leader degliindustriali, chiedono un fondo di garanzia perle piccole e medie imprese, l'avvio dei cantieri anche più piccoli euno sgravio fiscale per "le imprese che fanno uno sforzo importante nelcapitalizzare. Non vi è dubbio che le aziende con poco capitale non riusciranno asopravvivere". La crisi "è un'emergenza vera", ha sottolineato più volte la Marcegaglia, opponendosi all'analisi fatta dal premier Silvio Berlusconi e sottolineando che questo "è ilmomento di usare il linguaggio della verità: rischiamo di perdere iveri campioni del made in Italy. Tacere significherebbe tradire il Paese". Quindi si è rivolta direttamente al presidente del Consiglio, al quale ha già chiesto un incontro: "Ci rivolgiamo a lei perchè il governo sia pienamente consapevole della gravità della situazione e assicuri il sostegno alle imprese. C'è bisogno che il governo sia concretamente vicino alle imprese che stanno facendo ogni sforzo per battere la crisi. È venuto il momento di una risposta da parte sua, signor presidente. Adesso servono soldi veri. Siamo responsabili e conosciamo bene le difficoltà del debito pubblico e delle condizioni internazionali per il suo finanziamento. Noi imprenditori vogliamo dare risposte continuando a investire. Ma proprio per questo i denari a sostegno delle imprese devono essere veri, certi e arrivare subito. Non chiediamo sussidi, ma ossigeno per poter sopravvivere alla tempesta ed essere poi in grado di cavalcare la ripresa appena arriverà. E siamo tra i pochiche ancora pensiamo che, se agiamo bene, potrà arrivare alla fine di quest'anno". La presidente degli industriali ha quindi invitato a porre al centro l'impresa "senza perdere altro tempo. Bene gli ammortizzatori sociali, bene l'aumento dell'indennità ai cocopro. Ma c'è un'emergenza ancora più fondamentale della disoccupazione. Se migliaia di piccole imprese chiudono e spariscono, i disoccupati potranno anche avere tutti l'assegno di disoccupazione ma poi non avranno dove tornare a lavorare".