Più tasse, zero tagli: svelato il bluff
A fare il furbo è stato per primo Matteo Renzi, cioè il re dei furbi. Il quale, prima ancora di aver ratificato in Consiglio dei ministri il provvedimento, si presentò a Bergamo all'assemblea degli industriali e annunciò un taglio dell'Irap per un importo di 6,5 miliardi. «Adesso», disse agli imprenditori, «non avete più scuse». Il senso delle parole era chiaro: ho ridotto il cuneo fiscale, abbattendolo grazie alla cancellazione dell'odiata Imposta regionale sulle attività produttive, e perciò ora non potete più lamentarvi di dover pagare troppe tasse sui lavoratori che assumete. Mossa intelligente e anche ben propagandata visto che da allora, cioè da metà ottobre, viene ripetuta regolarmente in ogni trasmissione tv. Peccato che le cose non stiano esattamente come dice il presidente del Consiglio. (...) Clicca qui, acquista una copia digitale di Libero e leggi l'editoriale di Maurizio Belpietro