Nel 2013 vertice in Austria

Chiesa, preti cattolici si riuniscono in Austria per votare contro la castità

Roberto Procaccini

  Preti e suore cattoliche di tutto il mondo si mobilitano contro il voto di castità e organizzano un meeting dei "dissidenti sessuali", incontro da tenersi nel 2013 in Austria o in Germania. Ci sono le associazioni di prelati dei paesi di lingua tedesca, ma anche quelli irlandesi, statunitensi e indiani, che stanno tessendo sul web una rete di relazioni per portare in Vaticano una richiesta sentita, a loro dire, in tutto il mondo cattolico: dire basta al divieto al sesso. Austriaci goduriosi - A porsi alla testa di questo "movimento liquido" è l'associazione austriaca Pfarrer-Initiative (alla lettera, "Iniziativa dei sacerdoti"), che raccoglie circa 500 fra preti e diaconi. Il loro portavoce, padre Shuller, spiega "Il celibato e il presbiterato femminile, non sono problemi tipicamente europei. Per questo è utile mettersi in rete. Con un convegno comune si vuole mostrare anche pubblicamente questa connessione". Principale interlocutore dell'associazione austriaca è un'omologa sigla irlandese, l’Association of catholic priests, alla quale sono iscritti circa 850 sacerdoti, mentre negli States l'interlocutore  è una sigla che raccoglie 750 sacerdoti. Il campo di battaglia dei dissidenti del XXI secolo sono i diritti civili: in testa c'è il voto di castità, ma nell'agenda ci sono la comunione ai divorziati risposati, il matrimonio per i religiosi e maggior peso da dare alla metà rosa del clero.