Kiev: sequestrato bus con 13 osservatori Osce
In Ucraina la tensione è ancora lata. Il Paese ormai è una polveriera pronta ad esplodere. L'ultimo episodio parla di spari e di un elicottero abbattuto. Ma a mandare in tilt tutte le ambasciate europee è il rapimento di tredici osservatori dell'Osce fermati con la forza dai filorussi a Sloviansk, nell'est dell'Ucraina. Si trovavano a bordo di un pullman su cui viaggiavano anche cinque militari ucraini. Il mezzo è stato fermato da un gruppo di sconosciuti e i passeggeri, compreso l'autista, condotti all'interno di uno degli edifici di Slavyansk occupati dai ribelli filorussi. Non ci sono italiani tra loro. A un passo dalla guerra - L'escalation di sangue trova conferma anche nelle parole: "La Russia vuole la terza guerra mondiale". È questa l'inquietante affermazione del premier ucraino ad interim, Arseni Iatseniuk: "Tentativi di aggressione militare sul territorio ucraino da parte della Russia - ha detto Iatseniuk - porteranno a un conflitto armato nello spazio europeo. Il mondo non ha dimenticato la seconda guerra mondiale e la Russia vuole già iniziare la terza. Tutta la responsabilità per l'aggressione sul territorio ucraino e per la minaccia alla stabilità e alla sicurezza internazionali - ha concluso il premier ucraino - è della Russia". Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, in visita a Seul, ha parlato con i leader dei Paesi del G7 e dell'Ue in teleconferenza per discutere di nuove sanzioni contro la Russia. Intanto, sabato, a Roma, Matteo Renzi incontrerà , a Palazzo Chigi, il premier ucraino Arseni Iatseniuk, che poi vedrà anche il Papa. Sulla delicata situazione interviene direttamente anche la cancelliera Angela Merkel, che ha espresso la sua profonda inquietudine in una telefonata al presidente russo Vladimir Putin.