Gaza sotto attacco da terra e dal cielo: Israele cerca i tunnel ma fa strage di cilivi Il segretario generale dell'Onu arriva in Medio Oriente
L'esercito israeliano è pronto a espandere ulteriormente nelle prossime la sua offensiva di terra. Lo ha riferito una fonte militare alla stampa israeliana. Nonostante il ferimento di tre soldati, due in modo lieve, in uno scontro notturno con «terroristi», Israele vuole proseguire la sua offensiva per scoprire i tunnel di Hamas. «In meno di 24 ore, Hamas ha perso 13 tunnel e l'esercito ha preso il controllo di tutti e tre», ha riferito la fonte al quotidiano israeliano, Yedioth Ahronoth. Secondo la fonte, alcuni dei tunnel, avevano le 'bocche' d'uscita sull'altro lato del confine con Israele. L'esercito sta ancora analizzando i tunnel e non è ancora chiaro se i 13 fossero separati oppure in qualche modo collegati tra di loro; no è neanche chiaro quanti tunnel terminassero dentro il territorio israeliano. Ancora vittime civili - Ma mentre cercano i terroristi a Gaza continua la strage di civili. È di 314 morti, di cui due terzi civili e 75 bambini, e più di 2.100 feriti il bilancio dell'offensiva israeliana lanciata l'8 luglio contro la Striscia di Gaza. Lo riferisce il portavoce del ministero della Salute palestinese Ashraf al-Qedra, precisando che nelle prime ore di oggi in un raid aereo nel sud della Striscia di Gaza, nella città di Khan Yunis, sono stati uccisi 9 giovani, mentre altre 20 persone sono rimaste ferite. Ieri, dopo che Israele ha avviato l'operazione via terra, ha aggiunto al-Qedra, sono stati uccisi almeno 63 palestinesi, tutti civili, ed oltre 200 sono stati feriti. Delle oltre 300 vittime, ha precisato il portavoce palestinese, molte sono donne e bambini. Come quelli uccisi ieri dai bombardamneti delle forze di difesa israeliane nel quartiere di Shujàiyya. Oggi nella regione dovrebbe arrivare il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon nel tentativo di mediare un cessate il fuoco. L'Italia chiede il cessate il fuoco - Da parte sua l'Italia è tornata a chiedere il cessate-il-fuoco immediato che ponga fine all'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza. Lo ha ha ribadito il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, da Amman, dove ha incontrato il suo omologo giordano, Nasser Judeh. Mogherini è arrivata ieri in Giordania dopo aver visitato Israele e Palestina proprio con l'obiettivo di analizzare gli ultimi sviluppi nella Striscia. Incontrando la stampa al termine dell'incontro con Judeh, la responsabile della Farnesina ha ribadito la necessità di intensificare gli sforzi e l'azione congiunta per garantire «un cessate-il-fuoco immediato e continuo». «Le orribili scene di vittime civili condurranno a una maggiore violenza», ha detto Mogherini, illustrando al suo collega il risultato delle conversazioni con israeliani e palestinesi. Il ministro giordano ha denunciato «l'escalation» della violenza, rappresentata dall'offensiva terrestre di Israele su Gaza contro «obiettivi civili». E ha spiegato che il re di Giordania, Abdallah, è coinvolto in intensi contatti con i leader della regione e internazionali per la fine delle ostilità; e ha ripetuto l'appoggio del suo Paese all'iniziativa egiziana di cessate-il-fuoco, formulata finora senza successo. Inoltre, Judeh ha spiegato di aver dato istruzioni alla missione giordana all'Onu per chiedere al Consiglio di Sicurezza, dove attualmente è uno dei suoi membri permanenti, una riunione per analizzare la situazione a Gaza. I numeri della guerra - Una situazione davvero insostenibile per i palestinesi. La responsabile ufficio Mediterraneo di Oxfam Italia, Umiliana Grifoni, riassume con i numeri il dramma delle ultime ore a Gaza, dati i continui aggiornamenti che arrivano dai 34 operatori locali di Oxfam al lavoro per portare soccorso alla popolazione colpita dal conflitto. Negli ultimi dieci giorni ci sono stati 3.844 attacchi israeliani, di cui 2.403 attacchi aerei, 733 bombardamenti navali e 708 attacchi di artiglieria, che hanno provocato sino ad ora più di 270 morti palestinesi, almeno 27 dall'inizio dell'attacco israeliano via terra, e oltre 2.000 feriti. Dati che dimostrano l'escalation militare in corso che con la maggioranza della popolazione di Gaza chiusa nelle proprie case per la paura, hanno già distrutto 263 case totalmente distrutte: 1.494 danneggiate e danneggiamenti all'ospedale geriatrico dì Al Wafa ed all'Ospedale Europeo di Rafah. Ad oggi si stima siano 25 mila i bambini che hanno subito traumi psicologici per aver perso un familiare o a causa dei bombardamenti. Nel frattempo dall'inizio del conflitto sono partiti qualcosa come 1.383 razzi da Gaza contro Israele, che hanno causato la morte di un civile israeliano 26 feriti, mentre adesso durante l'attacco di ieri si è verificata l'uccisione di militare israeliano colpito da "fuoco amico".