L'uomo che ha ucciso Osama Bin Laden ha un nome e un volto: è il marine Rob O'Neill
Ha un nome e un volto l'uomo che ha ucciso Osama Bin Laden. Si chiama Rob O'Neill, è nato 38 anni fa in Montana e ha trascorso metà della sua vita nelle unità speciali della Marina americana. E' lui, dunque, il Navy Seal che l'1 maggio del 2011 insieme ai commilitoni della squadra speciale (il Team Six) compì il blitz decisivo nel rifugio di Abbotabad, in Pakistan, dove era nascosto il capo storico di Al Qaeda, il nemico pubblico numero uno dell'Occidente e mente degli attentati dell'11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York. A rivelare l'identità di O'Neill è stato suo padre, intervistato dal giornale inglese Daily Mail. Tra qualche giorno la tv americana Fox manderà in onda, tra il 10 e 11 novembre, una lunga intervista allo stesso militare. La rivelazione dell'identità del soldato ha provocato le reazioni allarmate dei vertici militari, preoccupati per la sicurezza di O'Neill, possibile obiettivo della vendetta del terrorismo islamico. Il padre al proposito però scherza: "Dipingerò un grande bersaglio sulla porta della mia casa e dirò: venite pure". Le altre missioni pericolosissime - L'impresa di Abbottabad per O'Neill era stata solo la più rischiosa e importante di centinaia di missioni tra Afghanistan e Iraq: tornato in Patria, il marine aveva ricevuto 52 riconoscimenti e medaglie al valore. Prima di quel giorno, però, aveva salvato il comandante della nave Maersk Alabama catturata da pirati somali e unità Usa finita in un'imboscata talebana. Al di là della gloria, però, la vita di O'Neill assomiglia a un film thriller. Già nel 2013, anonimo, confidava alla rivista Esquire di dover obbligare la famiglia a vivere con "la valigia sempre pronta, nel caso dovessimo scappare all'improvviso".