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Terrorismo, nuove misure di sicurezza sui treni europei a lunga percorrenza: biglietti nominativi

Giovanni Ruggiero
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L'attacco terroristico sul treno Thalys in Francia ha messo a nudo quanto il trasporto ferroviario possa rappresentare uno dei più clamorosi buchi nel sistema di sicurezza europeo. È partita così la stretta dell'Unione europea sulle misure da prendere perché anche sui treni ci siano sistemi di controllo semrpe più simili a quelli già in atto sugli aerei. Nove ministri di altrettanti Paesi europei si sono riuniti a Parigi e hanno approvato alcune novità che entreranno presto in vigore in buona parte dell'Unione. A cominciare dai biglietti per le tratte a lunga percorrenza, che in futuro saranno nominativi. Ci sarà poi un maggiore controllo delle forze dell'ordine a bordo dei convogli che attraversano le frontiere, con pattuglie miste, e poi verifiche più serrate sui bagagli. Presente per l'Italia il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio che però ha chiarito che le nuove misure non saranno una rinuncia: "Al criterio di Shengen della libera circolazione delle persone, perché è un fatto di civiltà e il terrorismo da questo punto di vista non ci piega".

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