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"Negoziati per due mesi", la proposta della Catalogna Alle 10 scadeva ultimatum Spagna

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Madrid, 16 ott. (AdnKronos/Dpa) - La spinta secessionista della Catalogna al centro di negoziati per "i prossimi due mesi". Questa la proposta - presentata in anticipo rispetto allo scadere dell'ultimatum di Madrid - del presidente della Generalitat catalana, Carles Puigdemont, che in una lettera inviata a Mariano Rajoy di fatto non chiarisce se ha proclamato o no l'indipendenza ma invita il premier spagnolo a vedersi e dialogare per "avviare un percorso negoziale". Nella missiva, il presidente della Generalitat avanza due richieste: la prima è un'inversione di rotta rispetto "alla repressione contro il popolo e il governo di Catalogna" e la seconda una richiesta del dialogo da avviare con una riunione da fissare quanto prima. Nella lettera Puigdemont insiste a più riprese sulla sincerità della sua richiesta di dialogo, "non una dimostrazione di debolezza ma una proposta onesta per trovare una soluzione tra lo stato spagnolo e la Catalogna", e si dice sorpreso dall'annuncio di Rajoy sul ricorso all'articolo 155: "Mi ha sorpreso" l'annuncio l'11 ottobre "della volontà del suo governo di attuare l'articolo 155 della Costituzione". Quindi insiste sulla necessità di dialogo: "Che tutte quelle istituzioni e personalità internazionali, spagnole e catalane, che hanno espresso la volontà di aprire una via negoziale abbiano la possibilità di esplorare" questa possibilità. "Proveremo in questo modo l'impegno di ciascuna delle parti a trovare una soluzione concordata".

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