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Nigeriani, il premier del Paese africano: "Non fatene più arrivare nei vostri Paesi"

Matteo Legnani
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Basta Nigeriani in Europa. A dirlo non è Salvini o qualcuno di quelli che la sinistra dipinge come "cattivi maestri", ma il presidente della Repubblica federale di Nigeria, Muhammadu Buhari. Il quale in una intervista al quotidiano britannico Telegraph ha spiegato che i nigeriani "hanno reso difficile farsi accettare dagli europei e dagli americani, a causa del numero di nigeriani detenuti in carcere in tutto il mondo accusati di traffico di droga o di traffico di esseri umani. Non penso che i nigeriani abbiano qualcuno da incolpare: possono rimanere a casa loro, dove possono rendersi utili per ricostruire il paese". Secondo una recente statistica del quotidiano Vanguard, con sede nella principale citta nigeriana Lagos, sono circa 170mila i nigeriani attualmente detenuti in prigioni estere. A questi vanno aggiunte più 10mila donne forzate a prostituirsi in Europa, spesso costrette a vendersi dalle proprie stesse famiglie. "Il presidente nigeriano Muhammadu Buhari ritiene che questi numeri siano una piaga e ha chiesto una strategia coordinata per combattere contrabbandieri e trafficanti di esseri umani" racconta un reportage della Deutsche Welle. Come riporta ilgiornale.it, la Nigeria è il paese di provenienza in cima alle classifiche dei richiedenti asilo in Italia (ma a meno del 5% viene poi riconosciuto lo status di rifugiato). Gli ultimi dati del Viminale: più di 1500 nigeriani lo scorso novembre (il doppio rispetto al Bangladesh, seconda nazionalità), 1900 a ottobre, circa lo stesso a settembre. La Direzione Investigativa antimafia ha lanciato l'allarme sulle ramificazioni della mafia nigeriana in Italia. Leggi anche: Il penalista: "Perchè Oseghale può essere presto scarcerato"

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