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Cesare Battisti catturato in Bolivia, verso l'estradizione in Italia: arriva oggi o domani?

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Davide Locano
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Catturato in Bolivia a Santa Cruz il pluriassassino Cesare Battisti. Il terrorista  aveva fatto perdere le sue tracce a dicembre dopo che era stato spiccato nei suoi confronti un ordine di cattura. A confermare la notizia, poco dopo le 3 della notte tra sabato e domenica, Rainews24 e poi il sito del giornale brasiliano Folha de Sao Paulo. Conferme anche da Filipe Martins, consigliere speciale del presidente della repubblica Jair Bolsonaro. "Il terrorista italiano Cesare Battisti è stato arrestato in Bolivia e sarà presto portato in Brasile, da dove verrà probabilmente mandato in Italia, così da poter scontare l'ergastolo secondo la decisione della giustizia italiana", scrive Martins sul suo profilo Twitter. Ad eseguire l'arresto una squadra speciale dell'Interpol con agenti italiani. Al momento dell'arresto Battisti aveva barba e baffi finti e indossava degli abiti blu. Secondo quanto si è appreso, non avrebbe opposto resistenza e sarebbe rimasto in silenzio. A catturarlo una task-force della Interpol a cui partecipava anche l'Italia. Ora bisognerà attendere il completamento dei passaggi tecnici, dunque in tempi brevissimi potrebbe aprirsi il provvedimento di espulsione dalla Bolivia che innescherà il rimpatrio in Italia: potrebbe essere nel nostro Paese già oggi o domani. Due uomini dell'Antiterrorismo e della Criminalpol sono sul posto. Un aereo del governo italiano con a bordo anche uomini dell'Aise - l'Agenzia d'intelligence che si occupa dell'estero - e investigatori della Polizia, si apprende, è già decollato per la Bolivia. L'arrivo è previsto per il pomeriggio di oggi, domenica 13 gennaio, ma, sottolineano fonti governative, non significa che l'aereo ripartirà subito. Vanno ancora espletate alcune procedure e non è ancora stato chiarito se prima di esser estradato in Italia Battisti passerà o meno dal Brasile. Fonti del Viminale, come detto, tuttavia non escludono che Battisti possa rientrare in Italia già tra oggi e domani. Leggi anche: Cesare Battisti, in radio la vergogna della nipote Battisti, dopo la figa dalla Francia, ottenne la grazia in Brasile dall'ex presidente Lula, che lo salvò nel suo ultimo giorno di mandato. Ma il nuovo presidente brasiliano Bolsonaro, entrato in carica a gennaio, già in campagna elettorale aveva manifestato la sua intenzione di estradare Battisti in Italia in uno scambio di battute con il leader della Lega e ministro dell'Interno Matteo Salvini. Battisti, ex Pac al quale si addossano le responsabilità di 4 omicidi, è stato condannato prima dalla giustizia italiana e poi salvato da quella francese e brasiliana. La svolta lo scorso 16 dicembre, quando Luiz Fux, giudice della suprema corte, ne ha ordinato l'arresto "a fini di estradizione". Nato nel 1954 a Cisterna di Latina Battisti è stato condannato a due ergastoli in Italia in contumacia – era evaso dal carcere nel 1981 dopo la condanna a 12 anni in primo grado - per quattro omicidi avvenuti alla fine degli anni settanta: due compiuti materialmente e due in concorso con altri. Battisti è accusato di aver preso parte all'omicidio di Andrea Santoro, maresciallo del carcere di via Spalato e ad altri tre omicidi: quello del gioielliere Pierluigi Torregiani, a Milano, per il quale Battisti è stato condannato come mandante e ideatore, e quello del macellaio Lino Sabbadin a Mestre, per il quale Battisti ha fornito copertura armata. Battisti è accusato di essere anche l'esecutore materiale dell'omicidio di Andrea Campagna, agente della Digos di Milano, ucciso il 19 aprile del 1978.

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