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El Chapo trasferito

Usa

AdnKronos
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Madrid, 19 lug. (AdnKronos/Dpa/EuropaPress) - L'ex capo del Cartello di Sinaloa Joaquìn Guzman, detto El Chapo, è stato trasferito oggi in una prigione federale di massima sicurezza nello Stato Usa del Colorado, ha confermato il suo legale. "E' qui, è appena arrivato", ha detto Jeffrey Lichtman, avvocato del 'Chapo', al giornale locale Denver Post. Il narcotrafficante è stato rinchiuso in un carcere di Florence conosciuto come l"Alcatraz delle Montagne Rocciose'. El Chapo è stato condannato all'ergastolo per aver introdotto grandi quantità di droga negli Usa; è stato riconosciuto colpevole per otto capi di accusa connessi al narcotraffico e al crimine organizzato; è stato inoltre condannato a 30 anni per porto abusivo di armi e ad altri 20 per riciclaggio di denaro. L'accusa principale è di narcotraffico, durato per 25 anni: si calcola che il narcotrafficante messicano abbia movimentato 528.576 kg di cocaina, 423mila kg di marijuana e 202 kg di eroina. La sentenza ha messo fine a oltre due anni di processo, con 56 testimoni di accusa e uno solo della difesa. Il narcotrafficante messicano ha parlato in spagnolo per tredici minuti, tradotto da un interprete, sostenendo che "non è stata fatta giustizia" e denunciando un "trattamento crudele e inumano", perché ha passato l'intero periodo del processo in isolamento, cosa che gli avrebbe provocato danni fisici e psicologici. El Chapo è stato estradato negli Usa nel gennaio 2017, dopo essere evaso per ben due volte da carceri di massima sicurezza in Messico, la prima volta nel 2001 e la seconda nel 2015. Nel 2016 è stato arrestato definitivamente. Come misura di sicurezza, i nomi dei membri della giuria sono stati secretati. Ora si spera che espii la pena nel carcere in Colorado, dal quale nessuno è mai fuggito. Il 'narco' messicano, 62 anni di età, era diventato il criminale più ricercato dagli Usa dopo la morte di Osama bin Laden nel 2011. Il Cartello di Sinaloa è tuttora il maggior distributore di droga negli Usa tra i cartelli messicani, seguito dal cartello di Jalisco Nueva Generaciòn, secondo la Dea.

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