Alta tensione nel Golfo
Washington, 20 lug. (AdnKronos/Dpa) - Lapetroliera britannica Stena Impero sequestrata nello Stretto di Hormuz dai Pasdaran iranianiè stata condotta al porto di Bandar Abbas. L'equipaggio è a bordo della nave. Secondo quanto riferisce l'agenzia iraniana Fars la petroliera sarebbe rimasta coinvolta in un incidente con un peschereccio iraniano prima di essere fermata. L'equipaggio resterà a bordo fino al completamento delle verifiche e indagini. "E' rimasta coinvolta in un incidente con un peschereccio iraniano... quando l'imbarcazione ha lanciato una richiesta di soccorso, la nave battente bandiera britannica l'ha ignorata", ha dichiarato il capo dell'autorità portuale della provincia di Hormozgan, Allahmorad Afifipour, secondo quanto riporta Al Arabiya. A seguito del sequestro della petroliera britannica Washington annuncia che le proprie forze stanno monitorando lo Stretto dall'alto. "Abbiamo pattuglie aeree che operano in uno spazio aereo internazionale monitorando la situazione all'interno dello Stretto di Hormuz", ha annunciato il colonnello Earl Brown, portavoce di Centcom, citato dalla Dpa. Le forze navali di Centcom sono in contatto con le navi americane che operano nell'area al fine di garantirne la sicurezza, ha aggiunto. L'Arabia Saudita ha deciso di accogliere forze americane sul proprio territorio al fine di fare assieme agli Stati Uniti "quanto possibile per garantire la sicurezza nella regione". Il re Salman "ha concesso il proprio accordo per accogliere forze americane in modo da accrescere il livello di cooperazione reciproca per difendere la sicurezza della regione e la sua stabilità e garantire la pace", ha reso noto un portavoce del ministero della Difesa saudita citato dall'agenzia Spa. Era dal 2003 che Riad non accoglieva più militari americani sul proprio territorio dopo averlo fatto per 12 anni tra il 1991 e il 2003. Mosca teme un rialzo della tensione e chiede alle parti di agire con misura. "Contiamo su un approccio sensato da entrambe le parti, ma questo dipenderà dai piani di ciascuno", ha dichiarato il presidente della Commissione Affari Esteri del Consiglio della Federazione russa, Konstantin Kosachev, citato dalla Tass. "Sfortunatamente, questo incidente può essere preso a pretesto per un ricorso alla forza. Non è evidente che colui che ricorra alla forza ne tragga beneficio. Per questo - ha concluso - ci aspettiamo moderazione e diplomazia".