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Boris Johnson stravince le elezioni: laburisti travolti, l'Inghilterra grida Forza Brexit

Giulio Bucchi
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Un vero e proprio trionfo. I primo exit poll non sembrano lasciare spazio a dubbi. Il partito Conservatore del premier Boris Johnson ha stravinto le elezioni britanniche. I Tories avrebbero infatti 368 seggi, ben oltre i 326 necessari per la maggioranza in parlamento. Un risultato storico, il migliore dai tempi della 'Lady di ferro' Margaret Thatcher. "Grazie a tutte le persone che sono andate a votare, ai volontari e ai candidati. Viviamo nella più grande democrazia del mondo", le prime parole dell'ex sindaco di Londra. La vittoria di 'BoJo' significa anche un'accelerazione netta sulla Brexit. Ora infatti il premier avrà mani libere per rendere più veloce il processo già a partire dal 31 gennaio. E proprio sull'addio alla Ue si è concentrato il voto dei britannici, tanto è vero che il Brexit Party di Nigel Farage potrebbe rimanere addirittura a secco completamente cannibalizzato dal voto Conservatore.   Se Johnson può festeggiare il Labour si lecca le ferite. Il partito di Jeremy Corbyn arriva al minimo storico nel dopoguerra con 191 voti, un vero e proprio tracollo. Uno "shock", come ammesso alla Bbc da John McDonnell, esponente di punta dei Laburisti che ammette come delle "decisioni" dovranno essere prese. Il futuro politico di Corbyn, insomma, sembra segnato. Detto dei due grandi rivali anche nello Scottish National Party di Nicola Sturgeon, grandi oppositori della Brexit, possono dirsi soddisfatti con i loro 55 seggi. Male, invece, i Lib Dem fermi a quota 13. Dati importanti ma secondari rispetto a quello principale, la vittoria schiacciante di Boris Johnson che ora dovrà mantenere il suo impegno: 'Get Brexit done'.

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