Francia, divieto di esportazione per il Cimabue da 24 milioni ritrovato in una cucina
La pernacchia francese nel giorno di Natale. Si apprende infatti che i transalpini si terranno il Cimabue ritrovato nella cucina di una casa a Compiègne, nel nord di Parigi. Un quadretto, appeso sopra una piastra, come se fosse un foglio con valore pari a zero. Invece l'opera (1240-1302) è originale, come riporta Repubblica.it è certificata da Jerome Montcouquil, esperto d'arte del laboratorio di periti Turquin. Si tratta del "Cristo deriso", un dipinto su legno di piccole dimensioni (25,8 cm per 20,3 cm), battuto all'asta da Actéon per quasi 24,2 milioni di euro all'inizio di novembre. Oltre quattro volte la stima che era stata fatta all'anziana signora. Come accennato, il mistero della Cultura francese ha firmato il provvedimento che sancisce il blocco dell'esportazione, provvedimento che annulla il certificato d'esportazione già rilasciato, e ha conferito all'opera lo statuto di "tesoro nazionale" per un periodo di trenta mesi, che comincerà a partire dalla notifica della decisione al proprietario dell'opera. In questi mesi la Francia li utilizzerà per raccogliere i fondi necessari ad acquistare il "Cristo deriso". Se ci riuscirà, l'opera di Cimabue raggiungerà la "Maestà" del pittore fiorentino già conservata al Museo del Louvre.