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Italiano scomparso in Olanda

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E' giallo sulla carta di credito

Eloisa Palomba
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Amsterdam - Stefano De Goudron, 32 anni, napoletano, sembra essersi volatilizzato nel nulla. Da tredici giorni, precisamente dal sei luglio scorso, nessuno ha più sue notizie. Aveva detto ai familiari di trovarsi ad Amsterdam per questioni lavorative, poi il silenzio. Un particolare: il 9 luglio, tre giorni dopo la scomparsa del giovane,  qualcuno ha usato la sua carta di credito per effettuare  un pagamento nella città olandese. E' stato Stefano ad usare la carta o qualcuno lo ha fatto al posto suo? Tutto quello che le autorità sanno è che De Gourdron, che da sei anni vive  a Londra e gestisce due pub, si era recato in Olanda per affari. Chi doveva incontrare? Scotland Yard, che segue le indagini, sta cercando di scoprirlo. "Quello che vorremmo sapere è chi sono le persone con cui doveva incontrarsi mio fratello - dice la sorella di De Goudron - Sappiamo solo che dovrebbero essere due musulmani, forse sudafricani, proprietari di una catena di ristorazione con sede principale ad Amsterdam, ma non sappiamo altro. Non si sa se queste persone le ha mai incontrate o se le ha incontrate ed è successo qualcosa". "Di sicuro - aggiunge -non è partito dagli aeroporti Stansted e Gatwick", perché così risulta dai controlli già fatti. Intanto la polizia inglese è andata al numero 15 di Essex Grove, dove Stefano abita, per acquisire il personal computer del giovane napoletano e altri suoi documenti personali che potrebbero essere utili alle indagini. Le piste seguite sono molte e nessuna ipotesi viene, al momento, scartata, nemmeno quella del sequestro di persona. Il papà del ragazzo scomparso, che ora si trova a Londra, domani partirà alla volta di Amsterdam per incontrare i rappresentanti del consolato generale italiano e distribuire alla stampa locale i volantini con il volto di Stefano.

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