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Anche l'Iraq dice basta

al fumo nei locali pubblici

Albina Perri
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L'Iraq si avvia verso la messa al bando delle sigarette nei luoghi pubblici e il divieto di pubblicità sul tabacco. Lo ha reso noto un portavoce del governo, spiegando che se il testo legge da poco approvato dal Consiglio dei ministri iracheno otterrà il via libera dal Parlamento, il fumo sarà bandito in tutti gli edifici governativi e in quelli pubblici. Insomma, le sigarette dovrebbero finire fuori legge anche nei teatri, nei club, negli uffici e su tutti i mezzi di trasporto pubblici. Lo riferisce la Bbc online, precisando che la passione per le sigarette è molto diffusa nel Paese, e ancora non è chiaro se il divieto sarà applicato anche in caffè, bar e ristoranti. «L'obiettivo della legge per combattere il fumo è proteggere la popolazione dai rischi sociali, sanitari, ambientali ed economici del fumo», spiega il portavoce governativo Ali al-Dabbagh, in una nota. Non solo, il provvedimento vieterebbe anche la vendita di sigarette ai minori. L'Organizzazione mondiale della Sanità stima che oltre il 41% degli uomini iracheni fumi, contro il 7% di donne fumatrici.

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