Il rapporto sulle violenze Cia
Minacciati i figli dei detenuti
Il rapportoche l'amministrazione targata Obama ha pubblicato sulle tecniche diinterrogatorio della Cia ha rivelato dettagli inquietanti: ad alcuni detenuti èstato detto che se non parlavano avrebbero ucciso i loro figli o che liavrebbero fatti assistere mentre violentavano la madre. Nello stesso tempoObama ha ordinato dei cambi negli interrogatori futuri, spostando la sede perquesto in agenzie non controllate dalla Cia, ma sotto la direzione dei suoisupervisori della sicurezza nazionale. D'ora in poi per gli interrogatorisaranno seguite le disposizioni del Manuale dell'Esercito. Sulla questione delletecniche d'interrogatorio molti portavoce di Obama hanno ripetuto, come luistesso ha fatto più volte, che il presidente vuole “Guardare avanti, non indietro”.Ogni decisione in merito a azioni giuridiche da intraprendere spetta al Procuratoregenerale Eric Holder, non alla Casa Bianca. Il procuratore generale Holder haetto di aver scelto un magistrato di lunga esperienza per determinare se la Ciae i suoi uomini hanno superato i limiti commettendo qualche atto punibile perlegge. Violenze disumane - Il report per adesso ha affermatoche gli uomini della Cia per gli interrogatori hanno utilizzato metodi “nonautorizzati, improvvisati e inumani”. Uno dei sistemi per ottenere informazioniusati dalla Cia era di terrorizzare il sospetto dicendogli che se nonrispondeva gli avrebbero sparato, nel frattempo nella stanza accanto sparavanoper simulare l'esecuzione di un altro detenuto. Nel caso di Abd al-Nashiri,accusato di un attentato del 2000, fu incappucciato, ammanettato e minacciatocon una pistola e un trapano. Il carceriere avrebbe anche minacciato diviolentare la famiglia di al-Nashiri. Sarebbe andata peggio a Khalid SheikhMohammed, mente dell'11 settembre, a cui è stato detto “Se succede ancoraqualcosa negli Stati Uniti, i tuoi figli saranno uccisi”.